28 novembre 2017

Avrebbe assolutamente dovuto... Book Tag

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Avrebbe assolutamente dovuto Book Tag

A volte anche i nostri libri preferiti hanno qualcosa che vorremmo fosse diverso. Piccole cose da cambiare, o da aggiungere. Oppure vorremmo altre avventure, cartacee e non, che ci riportino in mondi che ci affascinano. E a volte qualcosa proprio non c’è piaciuto. Cosa vorremmo cambiare? Rispondiamo a queste domande in questo Book Tag!


Un libro (o una serie) che avrebbe assolutamente dovuto...

1- … avere un seguito

Gi: A Madness so Discreet, di Mindy McGillis. Vorrei tanto poter leggere altre avventure della protagonista, Grace.

Ma: Player One, di Ernest Cline. Lo dico sempre che dovrebbe avere un seguito, l’ho detto anche nella recensione

Mi: If We Were Villains, di M.L. Rio. Lo so che il finale aperto ha una sua bellezza, io ma voglio sapere cosa è successo davvero!

2- … avere una serie spin-off

Gi: The Infernal Devices, di Cassandra Clare. Mi piacerebbe sapere di più del personaggio di Jem, della sua vita con i Fratelli Silenti e di quella successiva in giro per il mondo con Tessa.

Ma: Penso che mi piacerebbe sapere di più sulla storia del Circolo di Valentine, gruppo di shadowhunters che viene menzionato in The Mortal Instruments, di Cassandra Clare. Anche se alcuni dei membri, come Jocelyn e Valentine stesso, li conosciamo piuttosto bene durante la serie, di altri, come Stephen, Celine e Michael, mi piacerebbe sapere di più; inoltre, mi piacerebbe vedere come era Luke in versione giovane Shadowhunter.

Mi: The Paper Magician Series, di Charlie N. Holmberg. Non ho dubbi su questo, il mondo e il sistema magico sono così interessanti che vorrei veramente leggere avventure di altri personaggi in questa ambientazione! E onestamente non direi di no anche ad un cammeo di qualche vecchia conoscenza…

3- … scrivere più libri (autore)

Gi: Carlos Ruiz Zafon, autore de L’ombra del vento. Premettendo che mi manca l’ultimo, ho letto tutti i suoi libri precedenti e vorrei che ne avesse scritti di più. Sono sicura che lo vorrò ancora di più quando avrò finito quello che mi manca!

Ma: La rivelazione di questi ultimi mesi, M.L. Rio, autrice di If We Were Villains. Lo so che il libro è appena uscito, ma vista la sua bellezza e particolarità nella scrittura non vedo l’ora di sapere cos’altro scriverà questa autrice.

Mi: Tanti! Ma diversi di loro hanno ancora tempo, visto che quest’anno ho letto molti esordi. Uno di cui leggerei immediatamente un altro libro è Tim Floreen, autore di Tattoo Atlas e Willful Machines, due libri che ho adorato.

4- … finire in maniera diversa

Gi: Ho pensato molto a questa domanda e non mi viene in mente niente come risposta. Sono sicurissima di aver letto dei libri di cui ho pensato che il finale era troppo sbrigativo, ma ripassando tutta la mia libreria non ne ho trovati…
Concordo con la scelta della mia collega Marty, ma lascio a lei la risposta, visto che ci ha pensato prima di me.

Ma: Lord of Shadows, di Cassandra Clare. Ok che la serie non è finita, ma purtroppo certi danni fatti non si possono disfare, e io vorrei proprio che l’autrice cambiasse quelle ultime due o tre pagine che mi hanno fatto tanto soffrire.

Mi: Ci ho pensato parecchio, e devo dire Eleanor and Park, di Rainbow Rowell. Il finale mi è piaciuto, ma meno del resto del libro. Un po’ affrettato, troppo aperto e forse anche un po’ buonista. Avrei voluto sapere di più dell’evolversi di diverse situazioni.

5- … avere una trasposizione cinematografica

Gi: Nessun Dove, di Neil Gaiman. Come ho anche detto nella mia recensione, gli manca solo la trasposizione cinematografica. E’ ora di farla!

Ma: Penso che sul grande schermo Illuminae, di Amie Kaufman e Jay Kristoff, farebbe una bellissima figura.

Mi: Vorrei un film ispirato a Every Heart a Doorway, di Seanan McGuire. Sarebbe perfetto, con un cast di personaggi strani e toccanti, e un sacco di ambientazioni affascinanti!

6- … avere una serie tv

Gi: The Paper Magician, di Charlie N. Holmberg. Riesco quasi ad immaginare come sarebbe vedere gli effetti speciali della magia, la carta che si piega e si anima. Siccome sono tre libri, sarebbe perfetto per una serie!

Ma: Anche la saga The Lunar Chronicles, di Marissa Meyer, sarebbe perfetta per una rappresentazione visiva, ma visto che la serie è lunga e succedono tante cose, credo sarebbe più adatta per un telefilm, che per un singolo film.

Mi: Non è una domanda facile… Sarebbe bello vedere come possono rendere un libro come Player One, di Ernest Cline. Sarebbe bello vedere gli stessi personaggi interpretati magari da attori diversi, a seconda che siano dentro o fuori OASIS, la realtà virtuale in cui è ambientata una gran parte del libro. Inoltre ci sono un sacco di avventure virtuali vissute dal protagonista che vengono solo accennate, quindi gli sceneggiatori avrebbero anche spazio per inserire elementi originali!

7- … avere un solo punto di vista

Gi: Tutta la luce che non vediamo, di Antony Doerr. Questo libro ha troppi punti di vista, sarebbe bastato quello della protagonista. Ne ho parlato più a fondo nella recensione.

Ma: Per me i punti di vista multipli sono sempre una cosa positiva! Detto questo mi ricordo che mentre leggevo la serie Kane Chronicles, di Rick Riordan, non riuscivo a stare molto dietro alla narrazione divisa tra i due fratelli protagonisti della trilogia. Essendo i due personaggi molto diversi, lo stile di narrazione è anch’esso diverso capitolo per capitolo.

Mi: A me piacciono i punti di vista multipli. Nonostante di solito li apprezzi, a volte sono controproducenti perché la storia si divide in mille filoni e avanza lentamente, e il lettore perde interesse. E’ il caso di Lady Midnight, e in maniera minore di Lord of Shadow, di Cassandra Clare. I libri hanno un cast di personaggi enorme, e seguirli tutti a volte è frustrante. Qualche punto di vista in meno avrebbe giovato ai libri, perché ci sono momenti in cui seguiamo personaggi che non stanno avanzando la trama, ma solo facendo il punto della situazione o scoprendo dettagli secondari che potevano venire fuori in modo meno dispersivo.

8- … cambiare copertina

Gi: Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen. Sono anni che cerco un’edizione con una copertina che mi piaccia, ma non l’ho ancora trovata. Soprattutto vorrei trovarlo in inglese, ma qui in Italia finora non ho avuto fortuna.

Ma: The Hunger Games, di Suzanne Collins. Per quanto è bella la storia, per quanto non mi piace la copertina di questo libro e anche quelle dei suoi seguiti.

Mi: Storia di una ladra di libri, di Markus Zusak. Non so, non mi piace nessuna delle copertine che ho visto di questo libro.

9- … mantenere la copertina originale

Gi: Seraphina, di Rachel Hartman. Ho scelto di leggere questo libro perché mi aveva colpito la copertina dell’edizione inglese. Fortunatamente non mi sono dovuta accontentare della copertina italiana… potere degli e-book!

Ma: Aristotle and Dante Discover the Secret of the Universe, di Benjamin Alire Saénz. Non so cosa è preso all’editore italiano di questo libro, ma la copertina non solo è brutta, non ha assolutamente nessuna attinenza con la trama. Invece quella originale è stupenda e assolutamente in linea con la storia del libro.

Mi: This Savage Song, di Victoria Schwab. La copertina dell’edizione italiana mi piace anche, ma quella originale è spettacolare e non capisco come possa venire in mente di cambiarla…

10- … fermarsi al primo libro

Gi: Fallen, di Lauren Kate. Il primo libro non mi aveva fatto impazzire, ma mi aveva convinto abbastanza da dare una possibilità al secondo. Grave errore: il secondo mi ha fatto decidere che la serie non era per me.

Ma: Openly Straight, di Bill Konigsberg. Il primo è molto carino, sebbene abbia qualche difetto, e secondo la mia opinione la storia poteva benissimo chiudersi con quello, anche concludendosi con un finale semi-aperto.

Mi: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, di Ransom Riggs. Ok, il primo libro finisce in maniera assolutamente aperta, quindi penso non sarebbe stato facile interrompere la serie in quel punto. Però il secondo libro mi è piaciuto così poco che vorrei non averlo letto.

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