25 gennaio 2021

Recensione di L’età dei miracoli, di Karen Thompson Walker

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Recensione di L’età dei miracoli, di Karen Thompson Walker.

Titolo: L’età dei miracoli

Autore: Karen Thompson Walker

Editore: Mondadori

Lingua: Italiano

Genere: Science-Fiction, Young-Adult

Trigger: morte di animali e persone, malattia, bullismo.


Sinossi: “Il 6 ottobre, gli esperti comunicarono ufficialmente la notizia. Dissero che c’era stato un certo cambiamento, un rallentamento. Da quel momento lo abbiamo chiamato proprio così: il rallentamento.”

Julia ha dodici anni quando la terra inizia a rallentare la sua rotazione, prima di sei minuti, poi dodici, poi ventiquattro, fino a quando il giorno si allunga oltre le cinquanta ore, la gravità si indebolisce, gli uccelli smettono di volare, gli astronauti si allontanano dalla terra, compare una nuova malattia chiamata “sindrome da rallentamento”... La terra inizia a cambiare e Julia con lei. E mentre il mondo impaurito si divide tra coloro che continuano a seguire le ventiquattro ore e quelli che si regolano con la luce del sole, Julia cerca di trovare il proprio posto nonostante tutto: nonostante la migliore amica che decide di non vederla più, nonostante le crepe nel matrimonio dei suoi genitori e le paranoie del nonno stravagante, e poi ancora la solitudine, l’adolescenza con tutti i suoi turbamenti, quell’ “età dei miracoli” piena di paura ed eccitazione, e un ragazzo di cui innamorarsi davvero... Intanto il rallentamento, inesorabile, continua.


Link Goodreads


Letto da: Gioneb, miki_tr

Recensito da: Gioneb

Commento:


Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro? 

Il libro è entrato nella mia TBR perché mi interessava l’idea di vedere quali possono essere le conseguenze del rallentamento della terra sulle persone. Avevo paura fosse troppo incentrato sulla vita della protagonista e quindi ho rimandato la sua lettura molte volte; poi è capitata l’occasione giusta: il Torneo TreMaghi che richiedeva un libro 

tra le 200 e le 300 pagine, unito alla nostra Reading Challenge che richiede un libro con un numero di pagine multiplo di 50. Questo libro ne ha 250. 


2) Valeva la pena leggerlo? 

Considerando che leggere questo libro mi ha fatto molto comodo questo gennaio non posso dire che non ne valeva la pena. Il libro è scorrevole e si legge bene, ma non credo che me lo sentirete consigliare spesso in questo blog. 


3) Qual è il punto di forza di questo libro? 

In fin dei conti non è un libro che mi sia piaciuto, quindi faccio fatica a trovare il suo punto di forza, ma c’è stato qualcosa che mi ha sempre spinto ad andare avanti a leggere, ovvero lo stile in cui questa storia è raccontata. 

Durante la lettura si trovano molte belle frasi, di quelle che mi viene voglia di trascrivere nella mia agenda solo per ricordarle.


4) E invece, il punto debole di questo libro?

Il punto debole del libro è nella trama: la storia è troppo incentrata sulla protagonista e sulle conseguenze dirette che il rallentamento ha sulla sua vita. Avrei voluto che durante il racconto l’autrice si fosse soffermata più spesso sugli altri personaggi che fanno parte del piccolo mondo della protagonista, che già di per sé è limitato a casa e scuola. 


5) Qual è il tuo personaggio preferito? 

Come ho detto nella risposta precedente, l’unico vero personaggio del libro è la protagonista, Julia, che però ha un’età troppo diversa dalla mia per diventare il mio personaggio preferito. Nonostante la centralità di questo personaggio, ce ne sono molti altri che vediamo spesso, ad esempio i suoi genitori, il ragazzo che le piace o l’insegnante di pianoforte che vive nella casa dall’altra parte della strada; ma sono tutti molto statici: hanno un carattere ben delineato, ma poca crescita personale. 


6) Leggeresti ancora un libro della stessa autrice?

Mi verrebbe da dire di no, che non ho intenzione di leggere altro dell’autrice, ma la librovora miki_tr ha parlato bene di The Dreamers, dicendo che secondo lei è meglio di questo, e visto che mi fido di lei so che prima o poi darò una chance a questo secondo libro dell’autrice. Effettivamente The Dreamers mi ispira di più e rileggerò la recensione postata in questo blog per decidere se leggerlo o no.


7) A chi lo consigli?

Consiglio questo libro ai ragazzi che vogliono approcciare il mondo della fantascienza piano piano; visto il periodo storico in cui stiamo vivendo, con una pandemia in corso, è possibile che a qualcuno sia nata la voglia di leggere un libro dove la vita contemporanea viene stravolta, ma che non sia troppo pesante.


8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Non è stato facile individuare una casa per questo libro; non è mai semplice smistare un libro in cui trovi pochi punti di forza. Ma, rileggendo per la millesima volta le descrizioni delle case in un vecchio post dello smistamento qui nel blog, mi sono resa conto che forse i Corvonero potrebbero apprezzarlo. Sono l’unica casa a cui potrebbe interessare tutta la questione del rallentamento della terra e non a caso è stato proprio questo tema a colpirmi nella sinossi. 


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