Covers Vs Cover: Gennaio 2021

 

Covers Vs Cover: Gennaio 2021

E’ il momento anche questo mese di una delle nostre rubriche preferite, quella in cui lasciamo perdere gli argomenti più seri e ci limitiamo a commentare le copertine di libri che abbiamo letto (o non abbiamo letto) solo in base alla loro estetica. Ci piace preparare questo post (in particolare alle due Librovore che non si occupano della grafica delle copertine), quindi bando alle ciance e andiamo a rifarci gli occhi!

• Ragazza in un giardino, di Anne Tyler.

Gi: A me piace più la prima dal punto di vista estetico, ma la seconda mi ha colpito perché rispecchia di più il libro.

Ma: Iniziamo malissimo… non mi piace nessuna delle due, ma se proprio devo scegliere, la prima. Anche se è monocolore, la vedo più luminosa.

Mi: Io preferisco la prima. C’è qualcosa che mi dà un po’ fastidio nell’anatomia della donna della seconda.

• The Age of Miracles/L’età dei miracoli, di Karen Thompson Walker.

Gi: La seconda rispecchia molto il libro, quindi credo che sia più adatta, però la prima mi piace di più esteticamente.

Ma: Mi piace più la seconda, perché la copertina è più luminosa e brillante.

Mi: Nessuna delle due mi fa impazzire, ma la seconda rende meglio l’idea dell’atmosfera del libro.

• If I Had Your Face, di Frances Cha.

Gi: Non ce n’è una che mi piaccia più dell’altra, ma a vederle sembrano appartenere a due libri completamente diversi anche come genere.

Ma: Tecnicamente nessuna delle due rispecchia il tema del libro, a parte la figura femminile. Non ho idea di cosa volesse rappresentare la seconda, e preferisco la prima, che è più semplice.

Mi: A me piace più la seconda. C’è qualcosa nella grafica del disegno che mi spingerebbe almeno a leggere la sinossi per vedere se si tratta di un libro interessante.

• The Midnight Library/La biblioteca di mezzanotte, di Matt Haig.

Gi: Non so quale preferisco, sono tutte e due belle. Forse vince la prima perché è un po’ meno confusionaria, anche se… libri!

Ma: In effetti sono belle tutte e due, ma mi piace il contrasto di colori della prima, con l’edificio bianco che spicca sullo sfondo blu.

Mi: Preferisco la copertina italiana, la seconda, principalmente per il font. C’è da dire che noi italiani ci facciamo sempre riconoscere, perché l’illustrazione riguarda più il titolo che la trama, mentre è evidente che l’illustratore della prima ha almeno letto il libro… 

• Fates and Furies, di Lauren Groff.

Gi: Preferisco la prima perché la seconda è troppo confusionaria e monocromatica. Nella seconda si fa quasi fatica a leggere titolo e autore… 

Ma: La prima. Indovinate perché? Per i bellissimi fiori gialli. E, in effetti, lo sfondo della seconda è incomprensibile.

Mi: Premettendo che due cover su due hanno zero a che fare con il contenuto del libro, avevo visto su Goodreads il libro con la seconda copertina e lo avevo prontamente ignorato; quando me lo sono trovato davanti in libreria con la prima mi ha incuriosito e l’ho comprato. Decisamente la prima fa meglio il suo lavoro… 

• The Wonder, di Emma Donoghue.

Gi: Mi piacciono entrambe, ma quella che mi porterebbe a leggere la sinossi è la prima.

Ma: A me piace invece la seconda, per la parte inferiore dell’immagine, con le decorazioni sullo sfondo del titolo.

Mi: Io volevo dire esattamente quello che ha detto la Librovora Marty, aggiungendo solamente che ho l’edizione italiana che somiglia molto alla seconda cover (la vedrete nel Wrap Up), tranne per lo sfondo rosso e perché, ovviamente, hanno tolto la mia parte preferita, che sono le decorazioni… 

• Un Gentiluomo a Mosca/ A Gentleman in Moscow, di Amor Towles

Gi: Nonostante la seconda abbia tutti i dettagli che vengono ripresi nella trama, non posso non preferire la prima, che è quella che mi ha convinto a comprare il libro.

Ma: Delle due direi che preferisco la seconda, per tutti i dettagli che sono nella copertina, anche se non so se hanno a che vedere con la trama… ma sono divertenti da vedere e magari ritrovare nella lettura.

Mi: La seconda cover è esattamente quello che chiedo nella vita ad una copertina.

• The Enigma Game, di Elizabeth Wein.

Gi: Preferisco la prima. Mi sembra che dica di più del libro rispetto alla seconda.

Ma: Visto che non conosco il libro e l’immagine nella copertina è praticamente identica, io preferisco quella tendente al giallo a quella tendente al rosa.

Mi: Nonostante gli stessi elementi sulla copertina, non sembra trattarsi dello stesso libro, soprattutto come atmosfera. La prima prima copertina è molto più adatta, e inoltre farei notare il nome dell’autrice scritto come se fosse composto dai tasti di una macchina da scrivere… il che è anche rilevante per la trama, oltre che essere un bel tocco di stile.

• Flame in the Mist, di Renée Ahdieh

Gi: Preferisco assolutamente la prima, per lo sfondo nero e il colore che risalta di più. Forse sono solo abituata a vedere quella, e la seconda mi sembra troppo diversa.

Ma: Considerando che io faccio finta che la seconda non esista, la prima. Il disegno della fenice è assolutamente fantastico.

Mi: Adoro la prima copertina, ed è il motivo per cui il libro ha attirato la mia attenzione. Però non posso fare a meno di pensare che l’estetica della seconda copertina è molto più giapponese.

• Troublemakers, di Catherine Banter

Gi: E’ difficile decidere, perché sembrano due libri diversi. Probabilmente a seconda del momento e di cosa ho voglia di leggere, deciderei di prendere in mano l’uno o l’altro.

Ma: Non saprei quale scegliere, aiuto, non è che il giallo sia il mio colore preferito… A parte questo, la prima mi sembra più adatta alla fascia di età target.

Mi: Giuro che se avessi visto la seconda cover prima della prima, mi sarei aspettata un distopico. Visto che il libro è tutt’altro, preferisco decisamente la prima.