3 agosto 2020

Wrap Up: Luglio 2020

Wrap Up: Luglio 2020


Anche quest’anno, luglio si è trasformato un po’ nel mese di lettura che precede agosto, in un certo senso. Abbiamo passato la prima parte del mese ad aspettare notizie del Readathon, e la seconda parte a progettare la nostra versione. Quindi molte delle nostre scelte di lettura sono state condizionate dal macinare qualche libro non adatto, o non leggibile, nell’arco del prossimo mese. I risultati? Vediamoli.

Wrap up della librovora miki_tr


Book Count: 10

Libri letti:


Half Wild, di Sally Green.

Trigger: violenza, morte, morte di un genitore, tortura.

Questo libro mi è piaciuto un po’ meno del primo, anche se continua ad esserci qualcosa nella serie che mi interessa e mi fa venire voglia di leggere anche l’ultimo libro. In parte questo mi ha affascinato meno del primo perché è più un libro di passaggio (la famosa sindrome del libro di mezzo, credo), ma in parte probabilmente è dovuto al fatto che i personaggi e le relazioni tra di loro funzionano un po’ meno, come se ci fossero delle forzature nei ruoli che la storia attribuisce loro. Il finale rimescola un po’ le carte in tavola, da questo punto di vista, e proprio questo mi fa ben sperare per la conclusione della storia.


Rome: The Eagle of the Twelfth, di M.C. Scott.

Trigger: violenza, guerra, morte, morte di una persona cara, suicidio, lutto.

Non avevo dato una valutazione piena ai primi due libri di questa serie, e penso di aver detto che non capivo esattamente cosa mi mancasse, rispetto alla serie di Boudicca, che me li aveva fatti piacere appena un pochino meno (ma sempre tanto). Sono felice di dire che continuo a non capirlo esattamente, ma questo terzo libro della serie ha quel qualcosa in più, di nuovo, e mi sono follemente innamorata di questa storia. Il punto di vista e l’ambientazione della maggior parte delle vicende cambiano drasticamente rispetto ai primi due, per ricongiungersi solo alla fine, ma questo, lungi dal far calare la mia attenzione, mi ha fatto piacere particolarmente questo libro, probabilmente per la voce narrante (ho adorato Demalion) e per la crescita di questo personaggio dall’inizio alla fine del libro. 



Purple Hibiscus, di Chimamanda Ngozi Adichie.

Trigger: violenza domestica, violenza, mutilazioni, estremismo religioso, dittatura, omicidio, morte di una persona cara, aborto.

Un libro molto bello, ma molto pesante da leggere in più di una parte. Ho trovato qualcosa di strano nella forma, perché il libro inizia con un evento apparentemente molto significativo, per poi tornare indietro e ripercorrere la storia che ha portato a quel punto. Solo che l’evento in questione alla fine ha un peso molto relativo nella storia, al punto che tutta l’ultima parte perde incisività proprio per il fatto che non sembra riallacciare i fili che ha intrecciato all’inizio. Nonostante questa discrepanza, la storia è molto forte e molto ben raccontata, e mi ha coinvolto molto. Una bella lettura!

Reading Challenge: Un libro con il tuo colore preferito nel titolo.

Popsugar: Un libro scritto da una donna di colore.

Passaporto Arcobaleno: Luglio (Arancione)


Saga Volume 1, di Brian K. Vaughan e Fiona Staple.

Trigger: morte, linguaggio scurrile, guerra, razzismo, immagini macabre, splatter, schiavitù sessuale, violenza sui minori.

Ebbene sì, ho deciso di rileggere Saga, almeno i volumi usciti fino ad adesso. Ero un po’ curiosa di sapere se, conoscendo la trama, questa serie mi sarebbe piaciuta di meno alla seconda lettura. Non è accaduto, anzi, certi dettagli, soprattutto sui personaggi, mi sono piaciuti di più sapendo cosa sarebbe successo in seguito. 


The Reader on the 6.27, di Jean-Paul Didierlaurent.

Trigger: mutilazione, molestie sessuali.

Cosa mi è piaciuto di questo libro? Nulla in particolare. Cosa non mi è piaciuto di questo libro? Nulla in particolare. Cosa mi ha colpito? Nulla. Cosa mi ha dato fastidio? Nulla. Cosa mi è rimasto completamente indifferente? Tutto.

Reading Challenge: Un libro con un segno di punteggiatura nel titolo

Popsugar: Un libro con il numero 20 nel titolo


Half Lost, di Sally Green.

Trigger: guerra, ferite, tortura, morte, violenza grafica, morte di una persona cara.

Una buona conclusione di questa serie, con un finale di cui onestamente non so bene cosa pensare… l’evoluzione della storia mi è piaciuta rispetto al secondo libro, e anche i personaggi hanno preso strade interessanti. Questa serie non è un capolavoro, ma si legge bene e mi è piaciuta. Tornando al finale… davvero non so cosa pensarne. Tutto si può dire, ma non che sia banale o quello che mi aspettavo. In qualche modo è intonato alla storia, nei suoi aspetti più particolari, ma allo stesso tempo è difficile che non lasci perplessi. In una serie che ha molti elementi strani, probabilmente è stata una scelta ulteriormente strana.


La Scatola dell’Inventore, di Allen Kurzweil.

Trigger: mutilazione, descrizione di malattie, violenza, atti sessuali con un minore (non grafici), morte di persone care.

Non mi ha esaltato questo libro, anche se un paio di passaggi mi hanno fatto ben sperare, e promettevano bene. La storia però cambia troppo spesso ambientazione, tono e ritmo, e certe parti finiscono per essere noiose. Belli alcuni personaggi, ma non ho mai inquadrato davvero il protagonista, e questo probabilmente è il motivo per cui in diversi passaggi ho trovato pesante la lettura.


Folle Viaggio nella Notte, di Walter Moers.

Trigger: violenza, morte, immagini (e illustrazioni) di mostri e insetti, nudità.

Walter Moers deve essere davvero una persona interessante con cui parlare. Vorrei davvero sapere che cosa ha nella testa, per avere idee del genere. La storia prende l’avvio da una serie di tavole di Gustave Doré, e le mette insieme in un racconto coerente a modo suo, ma allo stesso tempo piacevolmente assurdo. Il finale è prevedibile, forse anche indicato in varie parti della storia, ma è comunque l’unica spiegazione sensata di questo libro. Estremamente particolare e una gran bella lettura.


My Dark Vanessa, di Kate Elizabeth Russell.

Trigger: Abusi sessuali su minori, stupro, pedofilia, manipolazione mentale, minacce di morte, cyberbullismo, colpevolizzazione della vittima, suicidio.

Certamente non un libro leggero da leggere, ma allo stesso tempo un libro che forse bisognerebbe leggere e su cui serve riflettere. La particolarità di questa storia è che la protagonista è uno di quei personaggi che difficilmente risultano simpatici, e spesso il libro porta a spostare l’attenzione dal fatto che, in questa storia, lei è la vittima di quanto è successo. Il libro mi è piaciuto molto, a tratti anche per lo stile dell’autrice, che è capace di immagini molto suggestive, anche se non sempre sfruttato appieno. Una storia molto particolare e molto bella da leggere.


Rome: The Art of War, di M.C. Scott.

Trigger: guerra, morte, sangue, mutilazioni, schiavitù.

Gran bel finale della serie, anche se all’inizio mi ha un po’ spiazzato il cambio di ambientazione e praticamente di tutti i personaggi coinvolti nella storia. Ma c’è voluto poco per prendere le misure, e la storia è talmente avvincente e vivida che il libro si legge benissimo. Sono assolutamente entusiasta di tutta questa serie, Manda Scott è decisamente nell’Olimpo degli autori, e avviso subito che mi sentirete consigliare questi libri fino alla nausea.

Popsugar: un libro scritto da una donna che lavora in ambito STEM (all’ottavo libro che leggo quest’anno di questa autrice mi rendo conto che riempiva un prompt!)



Wrap up della librovora Marty


Book Count: 3

Libri letti:


Dusk or Dark or Dawn or Day, di Seanan McGuire.

Trigger: morte, morte di una persona cara, suicidio.

Questo non è il primo libro che leggo di Seanan McGuire, ma è sicuramente quello con le tematiche più cupe, come suicidio e morte in generale. Mi è piaciuto il concetto di base, il fatto che le persone che muoiono prematuramente diventino fantasmi fino a che non raggiungono il momento della morte. Inoltre la storia dà un grande senso di speranza in generale, sia nel modo in cui la protagonista si esprime, sia per l’occupazione che svolge, aiutare le persone con pensieri suicidi. Un elemento che ha reso anche me molto più speranzosa.

Reading Challenge: Un libro con un momento della giornata nel titolo (x4).

Passaporto Arcobaleno: Luglio (Arancione)


Sadie, di Courtney Summers.

Trigger: morte, omicidio, violenza, sangue, pedofilia, pedopornografia, abuso sessuale su minori, violenza sessuale,  abuso di alcool e sostanze stupefacenti, ricatto, manipolazione.

Questo non è il mio solito genere di libro. Avevo bisogno di un cambio di scenario, e ho letto delle bellissime recensioni su l'audiolibro di questa storia, quindi ho cominciato ad ascoltarlo. La storia è terribilmente terra terra, senza molti giri di parole, e come potrebbe benissimo essere una banalissima storia di un omicidio di tutti i giorni. Per questo il libro tiene il lettore incollato alle proprie pagine, perché attraverso il punto di vista di Sadie conosciamo l’obiettivo della ragazza, conosciamo la sua disperazione e vogliamo vedere fino a che punto arriverà e come si concluderà il tutto. Allo stesso tempo, attraverso il punto di vista del giornalista, conosciamo il passato dei personaggi e vediamo gli eventi che li hanno portati a quel punto. Ho apprezzato i due punti di vista allo stesso modo. Nonostante i temi forti toccati dal libro, e se non vi danno fastidio i trigger che ho menzionato sopra, consiglio la lettura perché è un libro molto commovente.


Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant.

Trigger: pandemia, morte, morte di una persona cara, violenza, manipolazione mentale, xenofobia.

In questa breve storia ho visto molti dei temi scottanti che ci assillavano prima di questa pandemia, e anche molti con cui dovremmo fare i conti dopo. Ho trovato molto lineare, molto schematico il modo in cui l'autrice racconta l’evolversi degli eventi, quasi come un saggio che racconta di un evento accaduto realmente. E poi c’è il finale… 


Wrap up della librovora Gioneb


Book Count: 6

Libri letti:


Buona Apocalisse a tutti!, di Terry Pratchett, Neil Gaiman.

Trigger: Violenza, fine del mondo, morte sul rogo, strage.

Finalmente è arrivato Luglio e ho potuto leggere questo libro; è da tantissimo che si trova nella mia TBR, ma solo recentemente mi è tornata la voglia di leggerlo. I personaggi sono uno più bello dell’altro, ma sono tanti e la storia è troppo veloce per apprezzarli davvero in pieno (dopotutto l’apocalisse non aspetta nessuno). Non mi dilungo molto perchè potete trovare la mia recensione qui.

Passaporto Arcobaleno: Luglio (Arancione)


Cercasi Banksy disperatamente, di Xavier Tapies.

Ho comprato e letto questo libro in previsione della visita alla mostra sull’artista di Ferrara. Il libro raccoglie le opere più famose di Banksy e fornisce solo un’infarinatura sui messaggi che queste opere vogliono trasmettere. 

Se si vuole conoscere a fondo l’artista e il suo messaggio, questo non è il libro giusto, ma consiglio la mostra.

 



Il palazzo d'inverno, di Eva Stachniak.

Trigger: morte dei genitori, violenza, manipolazione, stupro.

Ho letto questo libro perché mi piaceva l’idea di leggere qualcosa ambientato al freddo in queste giornate afose. Ho letto pochissimi libri ambientati in Russia e avevo voglia di scoprire qualcosa di più: il libro racconta di una “lingua” (una spia) alla corte di Elisabetta; siamo a metà del 1700 circa, quando alla sua corte arriva la futura Caterina la Grande. Mi aspettavo quindi di leggere di intrighi di corte, tradimenti e momenti di tensione, ma soprattutto mi aspettavo di leggere di molti dei trucchi che hanno le spie per carpire informazioni; invece la protagonista è solo una marionetta nelle mani di altri e non fa altro che servire più di un padrone contemporaneamente senza neanche sfruttarli più di tanto. Insomma, mi aspettavo una protagonista che muovesse i fili della storia per un suo fine e invece ho trovato una donna che si lascia trasportare dall’onda di quello che le succede. 

 



Carciphona Volume 4, di Shilin Huang.

Trigger: violenza.

È stato un errore lasciar passare qualche mese dal volume precedente, perché questo inizia in mezzo all’azione, e quindi delle prime pagine ho capito poco. I disegni sono molto migliorati rispetto al primo volume e continuano a piacermi molto. 



The Electric Heir, di Victoria Lee.

Trigger (indicati dall’autrice): violenza, sangue, raffigurazione di violenza sessuale e abusi su minori, violenza domestica, riferimenti al suicidio, raffigurazione di disturbi dell’alimentazione, abuso di alcol e sostanze.

Questo libro si basa tutto sui personaggi che sono molto belli e interessanti, ma la storia perde un po’ di importanza. Tutta la parte della trama che riguarda la guerra e il virus rimane un po’ troppo in secondo piano.


La spada del destino, di Andrzej Sapkowski.

Trigger: violenza, morte di un personaggio secondario.

Non chiedetemi perché ho iniziato da questo libro per inoltrarmi nel mondo di The Witcher: io ho seguito le indicazioni dell’amico che mi ha prestato i libri e mi sono sorpresa quando ho visto che in realtà è il secondo della serie. In ogni caso va bene anche questo, perché è composto da vari racconti, quindi non è necessario seguire un ordine preciso. 

Lo stile del libro mi ha conquistata sin da subito, perché non ha la pesantezza che avevo paura ci fosse in quanto High-Fantasy, ma è leggero, scorrevole e pieno di battute. I personaggi non sono affatto stereotipati nonostante rientrino a pieno in ruoli abbastanza classici: il guerriero fortissimo e solitario, il bardo che non sta zitto un attimo, la strega potentissima e bellissima e tanti altri.

Io davo per scontato che avrei abbandonato subito la serie, perché non mi ispirava per niente, e invece ho deciso di continuare a leggerla! Già ad agosto potreste trovare il primo libro della serie nel mio wrap up.


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