20 agosto 2020

I Nostri Prompt Book Tag - Parte Terza

 

I Nostri Prompt Book Tag - Parte Terza


Ecco qui l’ultimo Book Tag di questa serie con la quale vi presentiamo i prompt che stiamo affrontando in questo caldo mese di agosto. Buona lettura (e buone letture)!

Storia della Magia.

A: Un libro di seconda mano.

Gi: La 19ª moglie, di David Ebershoff, che mi ha prestato la librovora miki_tr.


Ma: Un anno senza te, di Luca Vanzella e Giopota. Sono piuttosto sicura che questo libro mi sia stato prestato, anche se non ricordo da chi.


Mi: Recentemente ho comprato di seconda mano una bellissima edizione di The Graveyard Book, di Neil Gaiman.


E: Un libro tra le 200 e le 300 pagine.

Gi: Il castello errante di Howl, di Diana Wynne Jones. Uno dei pochi casi in cui è meglio il film del libro, ma consiglio comunque la sua lettura ai fan del film, anche solo per fare un paragone tra i due. Sono solo 245 pagine, quindi si legge in fretta.


Ma: The Plastic Magician, di Charlie N. Holmberg. Anche se è uno spin off di una serie mi è piaciuta molto, la storia e i protagonisti sono ugualmente interessanti.


Mi: Il Mistero del London Eye, di Siobhan Dowd: consigliatissimo!


O: Un libro raccomandato da qualcuno più vecchio di te.

Gi: La spada del destino, di Andrzej Sapkowski, che è parte della serie di The Witcher. Questa serie mi è stata consigliata da varie persone e credo che siano tutti più vecchi di me, tranne uno, che è nato un mese dopo di me.

 


Ma: Vicious, di V.E. Schwab. Provate ad indovinare chi mi ha consigliato questo libro. Piccolo indizio: continuate a leggere.


Mi: Le Nebbie di Avalon, di Marion Zimmer Bradley, che mi è stato consigliato da mia mamma quando ero una ragazzina.


Babbanologia

A: Un libro con un elemento tecnologico.

Gi: Spero di non prendere una cantonata, ma è nel volume La profezia dell’armadillo, di Zerocalcare, che c’è la nota frase “Non c’è più Google” detta dalla madre del protagonista. La vignetta è intitolata “Vecchi che usano il pc” (il titolo dice tutto) e la potete leggere gratuitamente qui.


Ma: Warcross, di Marie Lu. La storia è ambientata metà nel mondo reale, metà in quello virtuale.


Mi: Emily Eternal, di M.G. Wheaton. Non uno dei miei libri preferiti, ma sicuramente uno dei primi che mi vengono in mente in cui l’elemento tecnologico è la protagonista.


E: Un libro con il punto di vista di un non babbano.

Gi: Not Your Villain, di C.B. Lee. Non so voi, ma io un supereroe che abbia l’abilità di prendere le sembianze di un’altra persona non lo considero un babbano.


Ma: Carry On, di Rainbow Rowell. Nel libro ci sono diversi punti di vista, direi almeno cinque o sei; nessuno di questi è però di un babbano.


Mi: And the Ocean Was Our Sky, di Patrick Ness e Rovina Cai: i protagonisti sono balene, quindi direi che decisamente siamo lontani dal concetto di babbano… 


O: Un libro ambientato in un paese che non conosci.

Gi: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, di Jonas Johansson. Uno degli elementi negativi di questo libro è il paese in cui è ambientato, la Svezia: si tratta di un paese che conosco poco, quindi non ho capito la maggior parte dei riferimenti alla sua storia e alla sua situazione attuale.


Ma: Nessuna notizia di Gurb, di Eduardo Mendoza. Ho letto questo libro tanto tempo fa, ma mi ricordo che ci sono tanti riferimenti a Barcellona, che al tempo non capii, e che probabilmente non capirei neanche adesso.


Mi: Funny Boy, di Shyam Selvadurai, mi ha fatto scoprire per la prima volta lo Sri Lanka, di cui sapevo praticamente nulla, prima di leggere questo libro.


Pozioni

A: Un paperback (libro con la copertina flessibile).

Gi: L’ombra del vento, di Carlos Ruiz Zafon. Sono stata felicissima quando mia zia mi ha regalato la sua copia del libro, e non mi importava che fosse un paperback.


Ma: To Night Owl from Dogfish, di Holly Goldberg Sloan e Meg Wolitzer. Uno degli ultimi libri acquistati e, per la mia gioia, la copertina sbrilluccica.


Mi: E’ il mio tipo di libro preferito da comprare, quindi ne ho una bella scelta… Alzando gli occhi mi è caduto lo sguardo su Ink, di Alice Broadway, che mi ha regalato la Librovora Elfo.


E: Un libro con una parola che indichi una persona di sesso femminile nel titolo.

Gi: L'amica geniale, di Elena Ferrante. Questo libro, come il resto della serie, è tutto al femminile anche nel contenuto.


Ma: The Siren, di Kiera Cass. Diciamo che anche la storia è prevalentemente al femminile, visto che la maggior parte dei personaggi sono sirene.


Mi: The Lady’s Guide to Petticoat and Piracy, di Mckenzie Lee. Per altro, Felicity è uno dei personaggi femminili che preferisco, quindi ci sta benissimo.


O: Un libro con fumo nel titolo o sulla copertina.

Gi: The Errant Prince, di Sasha L. Miller. Il fumo non è nel titolo, ma nella copertina, e lo potete vedere uscire dalla casetta. Il fatto che molto probabilmente sia fumo magico non ha importanza…


Ma: Smoke and Summons, di Charlie N. Holmberg. Ho letto questa serie quest’anno ed è molto originale come concetto.


Mi: Other Words for Smoke, di Sarah Maria Griffin, che ha entrambe le cose, almeno nella versione della copertina del mio ebook.


Trasfigurazione

A: Un libro con un animale nel titolo o sulla copertina.

Gi: Minima - 7 racconti neri e uno bizzarro, di Edgar Allan Poe. Ho usato questo libro nel Magical Readathon dell’anno scorso per il prompt che chiedeva un uccello nella copertina.


Ma: Il gatto stregato, di Massimiliano Frezzato. Ho scelto questo libro perché è molto carino e mette allegria.


Mi: The Lie Tre, di Frances Hardinge. Sono sicura di averlo letto per un Readathon che ho fatto senza dire nulla a nessuno, per il prompt “con un serpente sulla copertina”.


E: Un libro con poche pagine.

Gi: Mio fratello rincorre i dinosauri, di Giacomo Mazzariol. Proprio in un book tag recente ho detto che questo libro è perfetto così com’è, nonostante le sue 176 pagine.


Ma: Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant. Poche pagine (128), ma una storia di grande impatto.


Mi: Emergency Skin, di N.K. Jemisin, è un breve racconto, ma potrebbe avere un migliaio di pagine e lo leggerei comunque volentieri, se fosse scritto altrettanto bene… 


O: Un libro con una cover brutta.

Gi: Questa sono io, di Federico Guerri. La copertina non mi piace molto, ma adoro il libro.


Ma: Seta, di Alessandro Baricco. L’edizione che possiedo io non ha una copertina bella, e anche altre edizioni non sono particolarmente meritevoli. Ma il libro merita tantissimo.


Mi: Non mi piaceva la copertina di The Girl With the Red Balloon, di Katherine Locke, e avevo quasi deciso di non leggerlo per l’effetto molto da YA super romantico che mi faceva. Fortunatamente non mi sono fermata all’apparenza, perché il libro mi è piaciuto parecchio, e il seguito ancora di più!

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