15 agosto 2020

Recensione di The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune.

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Recensione di The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune.

Titolo: The House in the Cerulean Sea

Autore: T.J. Klune

Editore: Tor

Lingua: Inglese

Genere: Fantasy

Trigger: Il libro parla di bambini che vivono in un orfanotrofio, quindi ci sono accenni a passati abusi e abbandono, più che altro evidenti nel comportamento dei bambini; inoltre, xenofobia.


Sinossi: A magical island. A dangerous task. A burning secret.


Linus Baker leads a quiet, solitary life. At forty, he lives in a tiny house with a devious cat and his old records. As a Case Worker at the Department in Charge Of Magical Youth, he spends his days overseeing the well-being of children in government-sanctioned orphanages.


When Linus is unexpectedly summoned by Extremely Upper Management he's given a curious and highly classified assignment: travel to Marsyas Island Orphanage, where six dangerous children reside: a gnome, a sprite, a wyvern, an unidentifiable green blob, a were-Pomeranian, and the Antichrist. Linus must set aside his fears and determine whether or not they’re likely to bring about the end of days.


But the children aren’t the only secret the island keeps. Their caretaker is the charming and enigmatic Arthur Parnassus, who will do anything to keep his wards safe. As Arthur and Linus grow closer, long-held secrets are exposed, and Linus must make a choice: destroy a home or watch the world burn.


An enchanting story, masterfully told, The House in the Cerulean Sea is about the profound experience of discovering an unlikely family in an unexpected place—and realizing that family is yours.


Link Goodreads


Letto da: miki_tr

Recensito da: miki_tr

Commento:


Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro? 

Potrei scrivere una risposta lunga e articolata su come la mia mente funziona quando è il momento di scegliere un libro e di cosa mi colpisca in una sinossi, ma vi annoierei. Farò invece un esempio pratico di cosa mi abbia colpito e convinto a leggere questo libro. Due semplici parole nella sinossi: a were-Pomeranian.


2) Valeva la pena leggerlo? 

In una maniera che non avrei mai detto quando ho deciso di leggerlo, perché mi aspettavo di divertirmi, ma non di emozionarmi così tanto. Ho riso fino alle lacrime. Mi sono emozionata fino alle lacrime. Ho letto, anche, fino alle lacrime, perché sono quattrocento pagine e le ho lette in un giorno, per la disperazione dei miei occhi.


3) Qual è il punto di forza di questo libro? 

Ho desiderato entrare nella storia e portarmi a casa ogni singolo personaggio, per abbracciarlo e dirgli che lo amavo alla follia. Più realisticamente, è raro trovare personaggi che siano al contempo così particolari (il Pomeranian mannaro è solo la punta dell’iceber, ve lo assicuro) e così realistici, vivi nella pagina e complessi, soprattutto in un libro così corale. La semplicità della trama (che forse è un po’ un classico) non fa che valorizzarli in tutto e per tutto.


4) E invece, il punto debole di questo libro?

Ci sarà sicuramente, ma io non l’ho trovato. Il libro è perfettamente dosato, leggero e intenso allo stesso tempo, e l’unica vaga recriminazione che mi sento di fare, trovandomi a leggere qualcosa del genere, è che avrei volentieri continuato per altre quattrocento pagine.


5) Qual è il tuo personaggio preferito? 

Potrei elencarli tutti, perché in un momento o in un altro della storia mi hanno tutti toccato profondamente, per un motivo o per un altro. Ma qualcuno che arrivi anche solo a metà di questo libro e che mi conosca anche solo di passaggio, potrà benissimo dirvi senza esitazione che il mio personaggio preferito è Lucy, e non ci piove.


6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?

Devo assolutamente dare un’occhiata a che altro abbia scritto, perché se trovo un altro libro che somigli anche solo vagamente a questo, sarò una librovora molto, ma molto, felice.


7) A chi lo consigli?

A tutti. Anche se si tratta di un adult (il protagonista è sulla quarantina), è un libro che potrebbe leggere anche un bambino senza problemi. C’è una tenerezza di fondo nel modo in cui è raccontata la storia che la rende adatta a chiunque, e in maniera molto ironica, ricorda anche un middle grade in alcune esagerazioni tipiche del genere. Ma con una profondità che penso colpirebbe anche il lettore più scafato.


8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Se c’è un libro più Tassorosso di questo in circolazione, io ancora non l’ho trovato.

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