12 marzo 2022

Recensioni a tema, Marzo 2022: Londra Vittoriana

 

Recensioni a tema, Marzo 2022: Londra Vittoriana


Questo mese abbiamo sorteggiato un tema che, in realtà, è una vera e propria ambientazione, e di quelle davvero molto usate. O almeno, di quelle in cui noi ci imbattiamo spesso: la Londra Vittoriana, con tutti gli elementi di questo luogo e di questo periodo, che caratterizzano sempre fortemente i libri che usano questa ambientazione. Vediamo cosa ci viene in mente se pensiamo a questo tema.


Librovora Gioneb: Ho letto molti libri ambientati nella Londra Vittoriana, sia Historical Fiction che fantasy, e mi viene da chiedermi come mai quest’ambientazione mi attiri così tanto. Non lo so di preciso, ma credo sia l’unione di Londra e dell’atmosfera Steampunk che sento a priori anche se non è esplicitamente indicato. In questo periodo storico inizia a palesarsi la società di oggi, soprattutto per quanto riguarda l’importanza che si inizia a dare alla scienza, e questo mi porta a pensare a Stalking Jack the Ripper, di Kerry Maniscalco. La protagonista di questo libro è la figlia di un lord che di nascosto studia medicina forense assieme allo zio, una pratica ancora agli inizi e sicuramente non adatta a una donna, secondo la società dell’epoca. 


Librovora Marty: Il genere historical fiction è sicuramente uno dei preferiti delle mie colleghe librovore, per cui la serie di cui ho scelto di parlare è molto nota su questi canali. Quindi, per la mia immensa gioia, parlerò di The Last Hours, di Cassandra Clare. Ho scelto in particolare questa serie, al limite dell’epoca vittoriana, e non la precedente in ordine cronologico, The Infernal Devices, perché i personaggi sono molto più integrati nella società mondana londinese, rispetto ai loro genitori, e si possono notare molto di più modi e costumi dell’epoca, al contrario di demoni e vermi che erano molto più in rilievo nella serie prima. Il primo libro parte con un personaggio, Cordelia, che arriva a Londra e subito viene integrata nel gruppo protagonista dalla madre, che spera di farle fare conoscenze importanti e di sistemarla. Nel corso della storia ci sono tanti eventi sociali, come balli, feste, picnic e scorribande varie, con e senza demoni. Durante questi eventi si può vedere come si comportava la società di allora, con ragazze che fanno comunella, ma sempre parlando con rispetto tra di loro; danze cortesi in cui se vieni lasciata sulla pista dal partner è uno smacco alla tua reputazione; e uscite in cui sulla bocca di tutti c’è un personaggio, perché si era reso partecipe di uno scandalo tempo addietro. Questi elementi, che sono parte della società mondana dell’epoca, sono spesso anche citati dagli stessi personaggi, in parte felici di poterne godere, in parte preoccupati perché la loro natura è combattiva e le nuove generazioni si sono abituate alla pace. Normalmente le situazioni così mondane e frivole non sono le mie preferite; nel caso di questa serie ci sono i personaggi, gli intrighi e tutti gli elementi soprannaturali a farmi adorare così tanto la storia.


Librovora miki_tr: Non sono fortunatissima con questo genere di ambientazione. Di partenza mi ispira sempre, e ho letto moltissimi libri che rientrano nel periodo di cui parliamo. Ma, a parte alcune felici eccezioni (citate dalle mie colleghe librovore qui sopra), per lo più sono rimasta abbastanza delusa, o comunque indifferente. Fortunatamente per me, questo argomento è stato estratto questo mese: l’eccezione a quella che ormai è quasi una regola è arrivata proprio in febbraio. Sweep, di Jonathan Auxier, è un middle grade che ha esattamente questa ambientazione; proprio per il pubblico a cui è rivolto, i tipici elementi cupi che questa cornice propone sono un ottimo sfondo per una storia tragica, sì, ma anche ricca di speranza e ingenuità. Sembra strano, ma un’ambientazione così cupa, oscura e intrisa di disperazione, in realtà mi risulta molto più gradevole se abbinata a temi che scaldano il cuore.


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