D&D Challenge: Aprile
Finalmente al sicuro dalla presenza minacciosa dell’ominide che avete incontrato nella foresta, potete godervi ancora qualche momento di pace in un luogo tutto sommato piacevole. Senza minacce incombenti questa parte della vostra avventura sembra quasi una scampagnata tra amici.
Poi, ovviamente, trovate quello che stavate a malapena cercando: nel tronco contorto di un vecchio albero, improbabile come la maggior parte delle avventure che state vivendo, si staglia la porta.
Forse esitate appena, questa volta, prima di aprirla e varcarla. In fondo avete la sensazione che potrebbe solo nascondere qualcosa di peggio.
Al di là, in realtà, vi trovate semplicemente in un corridoio di pietra, illuminato ogni pochi passi da torce che emanano un bagliore verdastro, ma che comunque scacciano l’oscurità negli angoli più remoti.
Ormai siete abituati alla vita degli avventurieri: armi in pugno, avanzate con circospezione.
Capite abbastanza presto che la strada da percorrere non è affatto lineare: dal corridoio principale partono diverse diramazioni, tutte ugualmente illuminate, indistinguibili l’una dall’altra. Non vi fate tentare: proseguite sulla vostra strada. Almeno, fino a quando il corridoio non finisce bruscamente in un muro di pietra. Tornate indietro per qualche minuto, cercando la porta da cui siete entrati, ma senza trovarla.
Sarebbe stato davvero troppo semplice, per questo luogo, dover semplicemente attraversare un passaggio ben delineato; invece, altri due vicoli ciechi dopo, diventa lampante quello che già sospettavate da un po’: siete in un labirinto.
Avete perso quasi del tutto l’orientamento. I corridoi sono apparentemente tutti uguali, e non vi resta che vagare per qualche tempo, sperando di indovinare per fortuna la strada giusta per la porta successiva, o di comprendere in qualche modo la logica di quel luogo.
Poi, un passo, uguale alle migliaia che l’hanno preceduto, ma seguito da un rumore insolito: un lieve tic che avreste potuto ignorare facilmente, se non fosse per l’attenzione che state prestando a quello che vi circonda.
Il passo successivo: tic, tic. Poi: tic, tic, tic.
Il suono diventa più forte, nei pochi secondi che vi servono per rendervi conto che sta succedendo qualcosa. Tic, tic, tic, tic.
Vi fermate, sul chi vive, pronti a qualsiasi cosa vi stia per capitare.
Tic, tic, tic, tic, tic.
Ma è troppo tardi.
Una sottile nebbiolina violacea, chiaramente magica, comincia ad alzarsi dal pavimento di pietra. Lambisce i vostri stivali, arriva alle ginocchia. Sale lentamente, ma sembra inesorabile. Riempie il corridoio, davanti a voi e alle vostre spalle. Ai più bassi del gruppo arriva ormai alla vita.
E’ una trappola magica. E ci siete appena finiti dentro.
Adesso tocca a voi. Cosa fate?
Note Librovore
Quest: Trappola magica.
Ambiente: Labirinto.
Prompt: Un libro di cui ti convince più la copertina che la trama.
Per risolvere questa quest, potete utilizzare:
-Un Artefice, esperto di trappole, magiche o meno.
-Un Minotauro, che con la sua esperienza potrebbe portarvi velocemente in un’altra area del labirinto.
-L’incantesimo Dissolvi Magie, per eliminare gli effetti della nebbia.
-L’oggetto Sfera anti-magia, per attraversare la nebbia senza effetti.
Se non avete nessuno dei personaggi o delle abilità necessarie, scegliete un qualsiasi membro della squadra con cui svolgere la quest; il vostro libro per il prompt dovrà avere almeno 300 pagine.
Cura: Le parole di questo mese del Buzzwordathon sono le dimensioni (piccolo, grande etc…).
Tesoro: Per cercare un tesoro in questa stanza, dovrete leggere un libro il cui titolo inizi con la lettera B.
Il nostro percorso
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