Wrap Up: Marzo 2021
Marzo è stato un buon mese per due librovore a una: la Librovora Gioneb è un po’ in crisi, mentre le altre due hanno avuto decisamente un buon mese come qualità (la Librovora Marty nel particolare) e quantità (la Librovora Miki). Insomma, un mese a sorti alterne. Ma vediamolo nel dettaglio.
Wrap up della librovora miki_tr
Book Count: 18
Libri letti:
The Time of Green Magic, di Hilary McKay.
Trigger: Abbandono, morte di un genitore.
Una storia molto carina, forse penalizzata un po’ dalla trama troppo semplice e lineare, che toglie qualcosa alla suspense nel corso della lettura. I personaggi sono molto carini, e la parte più realistica della trama è in realtà il punto di forza di questa storia, perché valorizza le caratterizzazioni e non può fare a meno di intenerire. Una lettura molto adatta anche ai lettori più giovani, senza dubbio.
Popsugar: Realismo magico.
Chain of Iron, di Cassandra Clare.
Trigger: Morte, violenza, sangue, omicidio, possessione, tentacoli, alcolismo, morte di un genitore.
E’ sempre difficile commentare i libri di Shadowhunter, sapendo che poco sotto ci sarà il commento della Librovora Marty, che è sempre molto espressivo e molto più completo di quanto possa scrivere io. Penso che questa serie di Shadowhunter sia diventata, con questo libro, la mia preferita dopo The Infernal Devices. Forse è l’ambientazione a piacermi di più, ma sicuramente influisce anche il fatto che in entrambe queste serie mi piacciano tutti i personaggi, incluse sorprendentemente le protagoniste, e questo fa sì che i vari punti di vista e le varie sottotrame che si dipanano parallelamente siano tutti piacevoli da leggere, senza l’effetto del “che noia, torniamo alla parte che mi interessa”. Comunque pieni voti per i personaggi di questa serie: sono innamorata praticamente della metà di loro.
Popsugar: Con una gemma, minerale o roccia nel titolo.
Soulstar, di C.L. Polk.
Trigger: Violenza, morte, esecuzione capitale, tradimento, tortura, eugenetica, prigionia, PTSD, incendio doloso, razzismo.
Questa serie si conclude confermandosi una delle letture più originali e piacevoli degli ultimi tempi, senza dubbio. Detto questo, il mio libro preferito è decisamente il secondo, perché Robin, la protagonista di questa ultima parte della storia, non riesce a piacermi quanto Grace, che mi aveva davvero colpito. E’ un bel personaggio, ma tra me e lei non è scattata quella scintilla… Del resto, la storia è molto bella, intricata e interessante, e l’ambientazione resta la punta di diamante di questa serie e il motivo che mi fa dire che leggerò qualsiasi cosa C.L. Polk scriva per gli anni a venire. Unico vero difetto di questo libro è l’aver liquidato la questione climatica (che nei primi due libri è un elemento importantissimo della storia) troppo rapidamente per spostare la trama su un piano più politico.
Reading Challenge: Un libro con un corpo celeste in copertina.
D&D Reading Challenge: Marzo (Drow: un libro con una protagonista tosta.)
Heartbreak Bay, di Rachel Caine.
Trigger: Violenza, morte, tortura, immagini estremamente disturbanti, stalking, PTSD, tentato suicidio.
Rachel Caine ha concluso questo libro già nella fase avanzata della malattia che l’ha portata via qualche mese fa, e nelle note finali ne fa cenno, augurandosi che questo possa essere un buon libro conclusivo, nel caso fosse l’ultimo. Difficile, quindi, che qualcosa in queste pagine mi spezzasse il cuore quanto questa considerazione; ma penso che questa autrice se ne sia andata lasciandosi dietro una storia che racconta molto del momento in cui l’ha scritta. Ci sono considerazioni che la protagonista fa, durante la narrazione ritmata di questo thriller, che fanno pensare all’equilibrio di chi tira le somme, e rendono questo libro ancora più prezioso, in termini umani, di quanto mi aspettassi.
Reading Challenge: Un libro con un luogo nel titolo.
I Bambini di Asperger, di Edith Sheffer.
Trigger: Nazismo, eugenetica, eutanasia, omicidio, tortura, prigionia, violenza su bambini, pratiche mediche non etiche.
Guarda te, ogni tanto la Librovora Miki legge un non-fiction! Ammetto che la mia passione è sempre stata la narrativa e che negli ultimi anni ho imparato a ignorare le opinioni di chiunque altro non sia io a proposito di cosa ho voglia di leggere. Tuttavia, quando mi capita e l’argomento è interessante, non vedo motivi per non approfittarne. Soprattutto quando un libro ordinato nella mia libreria arriva danneggiato e non posso comunque renderlo fino al mese successivo… Ed è così che ho scoperto questo libro. Una lettura interessante e assolutamente non per stomaci delicati, anzi: se qualcosa vi impressiona, state ben alla larga da questo libro, e in generale, da qualsiasi cosa parli di medicina negli anni del nazismo. Il punto di vista del libro, a dire il vero, mi è sembrato un po’ forzato, nel senso che analizza i fatti e i dati con una tesi precisa e, occasionalmente, dà un'interpretazione potenzialmente opinabile; ma la ricerca è assolutamente interessante e mi affascina sempre addentrarmi in questo genere di argomenti, quindi la lettura mi ha soddisfatto almeno quanto la narrazione dei fatti mi ha nauseato.
Popsugar: Un libro su un argomento che ti appassiona.
Starcrossed, di Allie Therin.
Trigger: Omofobia, violenza, omicidio, rapimento, tortura.
Leggere questa serie è assolutamente rilassante. Avevo già accennato al fatto che questo non è assolutamente il mio genere, ma ho deciso di continuare la lettura perché mi sono affezionata ai personaggi, e non me ne sono pentita. I protagonisti sono adorabili, a modo loro, e l’avventura, sebbene sempre un po’ cliché, intrattiene. Esattamente quello che mi ci voleva.
Turno di notte, di Sarah Waters.
Trigger: Omofobia, violenza, prigionia, bombardamento aereo, incendio, tradimento, aborto clandestino, descrizioni di ferite e cadaveri, suicidio.
Una delle cose che mi sono ripromessa di fare quest’anno, è riprendere in mano un po’ di autori di cui avevo letto qualche libro ben prima della nascita di questo blog, e leggere alcuni dei loro libri più recenti, pubblicati dopo che avevo perso le loro tracce. Avevo letto i primi due libri di Sarah Waters, e ho approfittato di una riorganizzazione della libreria di mia mamma per mettere questo nella mia TBR. Non so se, ad oggi, considererei Sarah Waters come un’autrice da leggere assolutamente: alcune parti di questo libro mi sono piaciute molto, altre molto meno. Il libro segue quattro personaggi in parallelo e, anche se la struttura è efficace, almeno due dei punti di vista non mi hanno preso particolarmente. Gli altri due, invece, mi hanno incuriosito, ma, per la particolare struttura del libro (che va a ritroso), una delle due storie mi è sembrata insoddisfacente per quanto riguarda il legame tra “presente” e “passato”. Singole scene e sequenze della trama del libro mi hanno colpito in positivo; la struttura narrativa sulla carta è interessante; l’insieme risulta un po’ confuso e non sempre efficace.
Popsugar: Un libro con la copertina in bianco e nero (Nota: la copertina della mia edizione non è presente su Goodreads. Quella rappresentata è quella più simile, ma la mia è più completamente in bianco e nero.)
Inés dell’anima mia, di Isabel Allende.
Trigger: Morte, violenza, immagini macabre, guerra, tradimento, conquista, misoginia, violenza sessuale, violenza estrema, colonialismo, razzismo, schiavitù.
Continuando sulla falsariga di quello che ho detto per il libro precedente, un’altra autrice che ho smesso di leggere da qualche anno è Isabel Allende. Alcuni dei suoi libri sono tra i miei preferiti di sempre; altri non mi hanno mai entusiasmato. Questo mi mancava, e di nuovo l’ho trovato nella libreria di mia mamma e ho deciso di riprendere in mano questa autrice. Inés dell’anima mia è ben lontano dall’essere il lavoro più brillante dell’Allende, ma racconta una storia assolutamente inusuale e lo fa con uno stile magnifico. Se c’è un libro che sconsiglierei a qualcuno di facilmente impressionabile è questo: a tratti è ad un passo dallo sconfinare nell’horror, cosa resa ancora più impressionante dal fatto che si tratti di avvenimenti realmente accaduti. Il ritmo della narrazione è familiare, avendo letto già molti libri della stessa autrice, così come lo sono la struttura dei personaggi e delle relazioni. E’ una storia che si fatica a definire bella, per la sua natura, ma è potente e sostenuta da tanta capacità della mano che l’ha scritta.
Reading Challenge: Un libro ambientato in Sud America.
Popsugar: Il libro con la copertina più brutta della tua TBR.
The Sea of Lost Girls, di Carol Goodman.
Trigger: Abusi sessuali, stupro, rapimento, manipolazione mentale, omicidio, violenza, cyberbullismo, bullismo, PTSD, violenza domestica, suicidio.
Terza autrice che avevo letto e apprezzato in passato, e che ho deciso di riscoprire. Con molto gusto, in questo caso. I primi due libri di Carol Goodman mi avevano colpito molto positivamente quasi vent’anni fa; questo ha decretato che andrò a cercare altro scritto da lei, perché è stato un piacere da leggere. Il punto di forza di questo libro è il suo finale, il modo in cui rivela a poco a poco tutta la storia e tutti i segreti che, fin dalle prime righe, il libro nascondeva. L’intreccio è costruito con grande precisione, e proprio per questo la storia appassiona poco a poco, con un ritmo che è un vero e proprio crescendo.
Reading Challenge: Un libro ambientato in una scuola.
Popsugar: Dark Accademia.
Liberté, di Gita Trelease.
Trigger: violenza, morte, esecuzioni capitali, linciaggio, incendio, persecuzione.
Mi era piaciuto decisamente di più il primo libro di questa duologia, anche se la lettura di questo è stata piacevole. Purtroppo diversi personaggi secondari (tra cui i miei preferiti) sono rimasti decisamente in panchina in questa storia, e la stessa cosa è successa ai temi più complessi, facendo sì che questo libro abbia una trama e un senso generale molto meno efficace rispetto a quello che l’ha preceduto. In Enchanté mi aveva colpito il coraggio dell’autrice sia nel creare dei personaggi abbastanza fuori dai canoni, sia nell’incentrare la storia su problematiche inusuali. In questo senso, questo libro segue uno schema molto più già visto: scoperta di sé e questioni sentimentali al centro della crescita dei personaggi, personaggi secondari di puro supporto alla coppia principale, xenofobia come perno della trama. Nulla di sbagliato, ma molto meno interessante.
Popsugar: Un libro con qualcosa di rotto sulla copertina.
Carciphona Vol. 3, di Shilin Huang.
Trigger: Violenza.
Forse perché questo volume è un po’ meno basato sull’azione, ho avuto la sensazione che il disegno di questa graphic novel fosse migliorato decisamente, rispetto ai volumi precedenti. La trama si infittisce, e arriva qualche risposta a qualche domanda sorta nei volumi precedenti, ma ho qualche dubbio che il punto in cui la storia ci lascia non sia volutamente l’apertura di una nuova sottotrama più complessa… Mi piace questa graphic novel, e mi lascia sempre con la voglia di andare avanti e scoprirne di più.
Wonderstruck, di Allie Therin.
Trigger: Omofobia, violenza, omicidio, rapimento, tortura.
Alla fine non ho resistito alla tentazione, e ho deciso di concludere questa serie. Devo dire che questo ultimo libro è quello che mi è piaciuto di più, sia per la trama, che è un po’ meno lineare, sia perché i personaggi hanno un po’ più spazio per svilupparsi, pur con tutti i cliché del caso. Alla fine questa serie è stata una lettura molto divertente, e sono contenta di averla intrapresa.
What Makes a River, di Deborah Coates.
Trigger: violenza, controllo mentale, sonnambulismo.
Un racconto gratuito della Tor, che si può leggere QUI. Mi è piaciuto lo stile dell’autrice (devo vedere che altro ha scritto), ma manca un po’ una risoluzione vera e propria nel racconto, che risulta molto lineare e non crea tensione, dal momento che tutto quello che scopriamo è intuibile fin dall’inizio. L’ambientazione e l’atmosfera potrebbero essere interessanti, ma in una storia più lunga e con una vera e propria trama, in cui brillare un po’ di più.
Ink and Bone, Paper and Fire, Ash and Quill, Smoke and Iron, Sword and Pen, di Rachel Caine.
Trigger: Violenza, morte di personaggi, suicidio per fini politici, schiavitù, descrizioni di ferite, sangue.
Ho iniziato questa rilettura con il preciso intento di leggere un libro della serie al mese, come incentivo a finire la mia TBR più velocemente, per poi premiarmi andando avanti in questa serie che adoro. E’ abbastanza evidente che le cose sono andate… molto diversamente da come previsto. Se non si era capito dal fatto che ho riletto tutta la serie in meno di una settimana, non sono riuscita a fermarmi. Non sono sicura neanche di averci provato, ad essere onesta. Adoro questa storia e al momento quest’anno non mi sono imbattuta in libri eccezionali (ad oggi gli unici libri che hanno avuto cinque librovori da me sono riletture), quindi avevo bisogno di qualcosa che sicuramente mi desse carica in vista di aprile. Sperando che serva…
Wrap up della librovora Marty
Book Count: 7
Libri letti:
Silver in the Wood, di Emily Tesh.
Trigger: violenza, sangue, rapimento, manipolazione mentale, scomparsa di una persona cara, la madre di Silver è una minaccia per l’umanità.
Prendete sul serio l’ultimo trigger, perché la signora non è una scherzo. A parte questo, ho trovato questo libro molto coinvolgente e estremamente adorabile, nonostante l’ambientazione cupa e i temi piuttosto seri del libro. Complice sicuramente i due personaggi principali, che sono caratterialmente uno l’opposto dell’altro, ma funzionano molto bene insieme. Ma quello che mi ha fatto apprezzare ancora di più questo libro è la tranquillità che mi ha infuso. Anche nelle sue parti più frenetiche, attraverso il punto di vista di Tobias, l’autrice racconta una storia lineare ma molto soddisfacente che con poche pagine riesce comunque ad emozionare.
Chain of Iron, di Cassandra Clare.
Trigger: violenza, morte, possessione, ci sono ragni anche qui uffa!!!, morte di un genitore, alcolismo, tentacoli.
Pensavate quest’anno di sfuggire ai miei commenti chilometrici, e invece dove c’è Shadowhunters, c’è il commento malefico.
Ma bando alle ciance, perché è successo veramente di tutto in questo libro… o meglio dire, verso la fine del libro, giusto in tempo per dover aspettare un anno per il seguito.
-Alastair mi sta simpatico… cosa sta succedendo?
-Rettifico, ancora non era arrivato Matthew.
-Interessante la visione della donna sposata che ha Anna.
-Oh Lucie, esasperare un vampiro a forza di chiacchiere è proprio il tuo stile.
-Questi Merry Thieves sono veramente pazzeschi, una sirena al contrario! Neanche nei più lontani sogni era possibile immaginarla.
-Ecco bravo James, togliti il braccialetto, vai vai.
-Sì, mi piacciono i Kelpie.
-Christopher e le sue invenzione maledette.
-Momento cuore N.1: Matthew e James, che parlano del matrimonio.
-Momento cuore N.2: Lucie e Jesse, che parlano tranquillamente, ma sono dolcissimi.
-Momento cuore N.3: Jesse e Grace che si comportano da fratelli.
-Momento risata N.1: James e Lucie, che prendono in giro gli ospiti del matrimonio.
-Uno Shadowhunters italiano, che bello!
-Grace mi sembra una persona tranquilla e coerente, il problema è Tatiana.
-Togliete Grace dalle grinfie di Tatiana!
-Jem!!! Magnus!!!
-Finalmente un vero e proprio matrimonio Shadowhunter, con tutti i rituali possibili e immaginabili. Ero curiosa da morire!
-Questo gruppo di Shadowhunter è molto più attento alle regole sociali degli altri che abbiamo visto.
-Elias, che scatole, almeno il giorno del matrimonio di tua figlia, mantieni il contegno.
-Non la vedo bene per James e Daisy.
-Cioè, fatemi capire, vi siete appena sposati e giocate a scacchi?
-I miei più sentiti auguri di sopravvivenza all’anno di matrimonio in queste condizioni.
-Il capitolo numero 11 non sembra un libro di Shadowhunters.
-Finalmente un po’ di azione.
-Adoro questo gruppo, ma temo per alcuni individui.
-Chissà quando diventeranno Parabatai Lucie e Cordelia.
-Ti pareva che la ragazza italiana dovesse per forza flirtare con tutti…
-Ci mancava solo la storia d’amore tra una Shadowhunter e un fantasma, poi le avevamo viste tutte le possibili combinazioni.
-Che disperazione James e Cordelia, sono assolutamente impossibili da trattare. Datevi una mossa, possibile che non vi accorgiate che c’è qualcosa tra di voi! Suvvia!
-E no, anche qui i ragni no, che scatole!
-Suppongo che Grace non riuscisse a controllare James per via della sua discendenza demoniaca.
-Mi sono ricordata solo adesso che tecnicamente James è morto, e poi rinato, quindi non dovrebbe avere la protezione per la possessione demoniaca. Questa cosa mi ricorda altro…
-E’ impossibile che Cortana sia difettosa, ci sarà sicuramente un motivo mistico per cui Cordelia non riesce a maneggiarla.
-Mi chiedo come solo Matthew se ne sia accorto.
-Oh Matthew, certo che ti si vede spudoratamente in faccia che sei triste.
-Ecco bravo, dillo a qualcuno, specialmente se si tratta di Cordelia, che ti capisce.
-Finalmente, Alistair e Thomas in scena insieme.
-Ma come tutto qui?
-Lucie ha ragione, Will è perfetto.
-Oh beh Lucie, ci hai provato, la prossima volta andrà meglio. Perché ci sarà una prossima volta, vero?
-Thomas, torna a casa, non fare sciocchezze, mi piaci come personaggio, vorrei che rimanessi vivo per un po’.
-Ok, io evidentemente non capisco Grace, perché mi sembrava che volesse rompere il legame tra lei e James e adesso invece lo tormenta sul fatto di aver sposato Cordelia.
-Povero Malcom, ha scelto il secolo sbagliato per innamorarsi di una Shadowhunters.
-James potrebbe essere più geloso di quello che sembra.
-Non mi toccate Thomas che vi uccido tutti!!!
-Cos’è che avete trovato voi? Proprio un bel niente, Thomas è innocente, non è lui l’assassino.
-Thomas è un tesoro.
-Finalmente, it’s Magnus Bane’s time.
-Matthew mi preoccupa assai, rivedo molto Jem in lui, consumato da una malattia.
-Comincia la rumba tra Grace e Christopher. E anche per Alastair e Thomas. Si accettano scommesse sul finale.
-Verso il finale è un casino, non ci sto dietro.
-E poi scopri che il Magnus Bane che hai visto fino ad ora non era Magnus Bane, ma Lilith sotto le sue sembianze… comunque vale come presenza di Magnus anche in questo libro, vero?
-Che fatica questi giovani! Cordelia che si chiude in se stessa, Lucie che è in combutta con Malcom, Alastair che si allontana da Thomas perché… boh, e in tutto questo Matthew che non fa altro che bere.
-Grace, perché fai sempre dei gran casini!
-Jesse!!! E’ vivo!!!
-Matthew mi preoccupa, non è che scappando si risolvono i problemi.
Ora, come conclusione, ho una domanda per le mie colleghe librovore: Come facciamo ad arrivare al prossimo anno per aspettare l’ultimo libro, nonché conclusione della serie?
The Betrayals, di Bridget Collins.
Trigger: morte, regime dittatoriale, suicidio, abbandono di minore, sangue, misoginia, persecuzione religiosa.
Questo è un libro che ho trovato molto complicato, tanto che ancora oggi non ho ben capito di cosa si tratti il Grand Jeu, ma tutte le volte che i personaggi ne interpretavano uno rimanevo affascinata dalle immagini create dall’autrice, dalla passione che hanno i protagonisti per questa forma di arte.
Per il resto di questo libro, ho amato fortemente tutti i personaggi, da Leo che deve fare i conti con i suoi traumi passati, a Claire che, in una società fortemente maschilista, è costretta ad adattarsi per non essere esclusa.
In conclusione, la lettura è stata difficile, ma alla fine è stata molto coinvolgente.
Il club del libro e della torta di bucce di patate di Guernesey, di Mary Ann Shaffer e Amy Barrow.
Trigger: morte, guerra, misoginia, occupazione militare.
Come le mie college librovore ben sanno, il genere Historical Fiction non è uno dei miei generi letterari preferiti. Eppure nel consigliare a me questo libro hanno fatto assolutamente centro. Nonostante lo stile epistolare del libro, forse aiutato dal fatto che ho ascoltato l’audiolibro, ogni personaggio ha una personalità assolutamente unica e interessante. Le storie degli isolani sotto il regime nazista sono molto intense, nonostante siano raccontate dopo essere state vissute e tramite lettera, segno che hanno lasciato un'impronta molto dura nei personaggi. Se avessi ricevuto queste lettere, anche io, come Juliet, sarei partita per andarli a trovare. Nella parte finale ho pianto dal ridere, perché Isola Pribby è troppo forte.
The Errant Prince, di Sasha L. Miller.
Trigger: omofobia.
Ho voluto leggere alcune storie corte che da parecchio rimandavo perché tenevo da parte per Readathon; ma, siccome quest’anno non partecipo, ho fatto incetta di lettura.
La trama di questo libro è molto semplice e lineare, ed è esattamente quello che amo leggere: intrighi di corte, politica e così via. Le due parti del libro sono diverse tra di loro per via dell’ambientazione, ma è nella prima che mi sono assolutamente innamorata dei protagonisti. Tutti e due questi personaggi hanno un passato che li ha segnati e mi sono piaciuti i momenti in cui cominciano a raccontarsi le loro storie e quando il loro rapporto si consolida.
We're Here, We’re Here, di K.M. Szpara.
Trigger: omofobia, ricatto, abuso di potere.
Da fan sfegatata del K-pop, posso dire che questa storia ha raccontato esattamente quello che mi aspettavo. Mettendo da parte la parte fantascientifica, la storia dà un quadro molto veritiero di quello che succede nell’industria musicale e mi piacerebbe leggere di questo argomento.
Little Free Library, di Naomi Kritzer.
Trigger: <trigger not found>
Questo mini racconto è assolutamente adorabile e perfetto per una lettrice e scambiatrice di libri, ma non è possibile che finisca così, io voglio di più. Nonostante questo, queste pochissime pagine meritano tantissimo.
Wrap up della librovora Gioneb
Book Count: 4
Libri letti:
Dream On, di Kerstin Gier.
Trigger: aracnofobia.
Non so se sia perché è il secondo di una trilogia, ma il libro è un po’ sottotono rispetto al primo; viene a mancare totalmente tutta la ricerca di spiegazioni, quello che nel primo libro è il mistero da svelare, perché il fatto che per la protagonista la teoria del demone sia inaccettabile, in questo libro perde improvvisamente importanza. Ci sono un po’ di questioni che vengono ignorate, quindi… sì, forse è la sindrome del secondo libro.
Il libro è comunque bello; ritroviamo tutti i personaggi del precedente (tranne Jasper che improvvisamente è in vacanza studio in Francia).
Reading Challenge: Un libro con uno spazio aperto in copertina.
Chain of Iron, di Cassandra Clare.
Trigger: Morte, violenza, sangue, omicidio, possessione, tentacoli, alcolismo, morte di un genitore.
È sempre difficile parlare di un libro di Shadowhunters dopo i mitici commenti della Librovora Marty, quindi sarò breve.
Il libro mi è piaciuto e questa serie si sta dimostrando davvero avvincente. In questo libro emergono molto tutti i personaggi, anche non sono riuscita a rivalutare Grace nonostante adesso conosca la sua storia: non mi piaceva nel primo libro e non mi è piaciuta in questo nonostante sia un personaggio ben fatto. Avrei preferito più scontri e battaglie, visto che i protagonisti sono degli Shadowhuters.
Clockwork Fairies, di Cat Rambo.
Trigger: razzismo e misoginia.
Clockwork Fairies è un racconto Steampunk trovato nel sito Tor.com. La storia è carina e si legge tutta d’un fiato, ma di Steampunk ci sono solo le invenzioni di Desiree, perché il protagonista è Claude, uno degli uomini più antipatici che mi sia capitato di incontrare in un libro.
Mi piace lo stile dell’autrice ed ho già messo in TBR qualche altra sua opera.
D&D Reading Challenge: Marzo (Forgiato: un libro Steampunk)
Le ragazze salveranno il mondo, di Annalisa Corrado.
Il libro racconta brevemente di cinque donne che hanno fatto, o stanno facendo, qualcosa per contrastare gli effetti dell’uomo sull’ambiente. Le storie di Greta Thunberg e di Alexandria Ocasio-Cortez le conosco già, perché contemporanee; è stato, invece, interessante conoscere Rachel Carson, e la sua lotta contro il DDT, e Wangari Maathai, che ha combattuto contro le ingiustizie in Kenya piantando alberi. L’ultimo racconto parla di Jane Fonda e delle ultime sue campagne ambientaliste.
Reading Challenge: Un libro con qualcuno che ha cambiato la storia.
Nessun commento:
Posta un commento