Recensioni a tema, Aprile 2021: Maltempo.
Questo mese abbiamo sorteggiato un tema particolarmente difficile: il maltempo. Lo diciamo come se fosse colpa di qualcun altro… ma i temi li abbiamo scelti noi. Solo che sembrava più facile parlarne in teoria. Siamo comunque riuscite a trovare qualcosa di cui parlare, perché spesso nei libri che leggiamo il clima ha un significato o comunque una sua utilità nella storia… Ma non è stato così facile.
Librovora Gioneb: “Era una notte buia e tempestosa”. Questo è stato il mio primo pensiero una volta scoperto il tema di questo mese; peccato che sia una citazione di Snoopy, e non saprei cos’altro dire riguardo al maltempo. Questa citazione, però, mi ha ricordato che io ho letto il libro che, probabilmente, ha dato il via a questo tipo di ambientazione: Il castello di Otranto, di Horace Walpole. In questo romanzo troviamo l’atmosfera cupa e tenebrosa che farà storia e darà il via al genere gotico. Il problema è che le descrizioni del libro, visto con gli occhi di un lettore del ventunesimo secolo, non fanno tanto effetto come poteva essere all’epoca. L’unica cosa che ricordo del libro è proprio quest’ultimo ragionamento, sul fatto che ormai è un schema visto e rivisto e che non è più adatto a spaventare il lettore attuale. Forse sono solo io a non essere stata influenzata, ma mi ricordo di aver avvertito un’atmosfera molto più cupa e inquietante nei libri di Carlos Ruiz Zafón (ad esempio ne Il principe della nebbia), il quale descrive sempre una Spagna dove non splende mai il sole, dove il cielo è sempre senza luna e la nebbia è una cara amica che si incontra tutte le notti.
Librovora Marty: Pensando bene al tema di questo mese, ho trovato molti libri in cui una particolare esibizione di maltempo sia usata per creare un contrattempo per i protagonisti, come una bufera di neve che non permette ai personaggi di raggiungere un certo luogo nel momento del bisogno, o tuoni e fulmini che danno superpoteri o resuscitano. Ma per questa recensione ho deciso di parlare di un’alluvione, con l’aiuto di un libro che ho letto un po’ di tempo fa. La Belle Sauvage, di Philip Pullman, è un prequel della famosissima trilogia Queste Oscure Materie. Nel libro la prima parte è incentrata su Malcom che cerca di capire come mai sono improvvisamente arrivati ad Oxford tantissimi personaggi, molti dei quali sono interessati ad una bambina di nome Lyra. Malcom si affeziona tantissimo alla bambina; infatti, quando una pioggia torrenziale si abbatte su Oxford, facendo straripare il fiume e provocando un’alluvione, sarà proprio lui, insieme all’amica Alice, ad imbarcarsi sulla canoa La Belle Sauvage, per portare in salvo la bambina. Tutta la seconda parte del libro consiste in un inseguimento con canoe lungo il fiume Tamigi, ingrossato da questa piena. Essendo la seconda la parte più avventurosa del libro, è stata anche la più interessante, complice l’inseguimento con canoe per il fiume. Anche in questa storia, l’agente atmosferico che interferisce nella trama è uno stratagemma per imbarcare (letteralmente) i protagonisti in un viaggio, ma non viene presa in considerazione come un punto importante della storia, tanto che neanche i protagonisti sono particolarmente preoccupati per il fiume che straripa nelle loro città, ma sono molto focalizzati sulla missione.
Librovora miki_tr: Non poteva non venirmi in mente, per questo argomento, la serie The Kingston Cycle, di C.L. Polk, che ho finito proprio il mese scorso. Aeland è un continente spazzato da terribili tempeste che si abbattono con regolarità sui suoi confini, provocando distruzione. Proprio per tenere a bada questo clima inclemente e ridurre i danni, l’unico genere di magia che viene approvato e coltivato nel continente è quello degli Stormsinger, individui capaci di creare una rete di potere che, sapientemente indirizzata, permette di ridurre l’impatto e la potenza delle tempeste. Nonostante questo sistema di controllo, che è altamente intersecato con la trama dei primi due libri e con la politica locale, il clima è un tema ritornante nella serie, una tempesta dopo l’altra, sia come punto di svolta della trama, che come complemento dell’ambientazione. Una delle immagini che mi restano chiare in mente, in relazione alla capitale, Kingston, sono le strade invase dalla neve e percorse dalle slitte aperte e coperte di calde pellicce. Uno dei temi più interessanti della serie è come tenere a bada la terribile tempesta incombente quando la ricerca di giustizia sociale e la battaglia alla corruzione ha decimato il circolo degli Stormsinger. Se qualcuno cercasse una lettura in cui il clima è davvero uno dei pilastri della storia e dell’ambientazione, questa serie, in particolare i primi due libri, è perfetta.
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