Top Five dei libri con un twist,
a cura della librovora Marty.
Ok, quindi adesso mi chiederete, ovvero? Di che libri stiamo parlando? Ho pensato che sarebbe stato interessante vedere alcuni temi e aspetti dei libri che non sono per niente comuni (circa). Alcuni di questi temi e commenti contengono delle informazioni che spoilerano il contenuto e/o il finale del libro. Quindi leggete a vostro rischio e pericolo. Altri contengono invece delle opinioni personali.
-Redenzione dell’antagonista? Troppo scontato, meglio quando un personaggio buono viene corrotto. Un risvolto , questo, molto interessante che ho trovato come tema principale del libro The Circle, di Dave Eggers. Quando Mae, viene assunta da The Circle, una grossa società di tecnologia e social media, sembra che debba svolgere il lavoro di una normale centralinista, risolvere i problemi degli utenti, che in cambio danno una valutazione. L’azienda è una vera e propria comunità, in cui si organizzano anche eventi, attività sportive e feste a cui partecipano i dipendenti. La popolarità di Mae diventa sempre più grande quando si offre di condividere ogni momento della sua vita con il resto del mondo, eliminando così ogni senso di privacy. Queste scelte la allontanano da genitori, amici, e anche qualche collega, che capiranno il pericolo di non avere più un briciolo di privacy. Mano a mano che la storia prosegue si possono notare tutte le avvisaglie di diversi disastri che poi si verificheranno, e alla fine della storia Mae è completamente corrotta dalla sua azienda e convintissima che tutte le idee che le vengono proposte siano innovative e non dannose. E, per dirla tutta, è anche completamente fuori di testa. Ammetto di essermi divertita a leggere questo libro, anche se ho sperato fino all’ultimo in un cambiamento di rotta. Questo tema non è molto comune perché, di solito, il lettore preferisce che il bene trionfi sul male (tanto che hanno completamente cambiato il finale della versione cinematografica), ma una volta ogni tanto è divertente leggere questa dinamica.
-LGBTQIA+? Non l’avrei mai detto. Per chi non avesse mai letto libri di Austin Chant, i suoi personaggi sono di norma LGBTQIA+, quindi per me non è stata una sorpresa trovare nel libro Caroline’s Heart, di Austin Chant, due personaggi transgender, ma… leggendo solo la sinossi, quello che traspare è una trama semplice, con elementi come la magia e la possibile storia d’amore tra un cowboy e una strega. La storia è breve, ma colpiscono comunque le difficoltà che hanno dovuto affrontare in passato i due protagonisti, per via della loro identità di genere. Ma si capisce subito che il punto focale della storia non è il genere dei personaggi, ma loro che riescono a superare le difficoltà del passato, lasciando andare i ricordi dolorosi per poter iniziare da capo. Questo dimostra che un libro con personaggi LGBTQIA+ non deve per forza focalizzarsi sulla sessualità o l’identità di genere dei personaggi per essere apprezzato.
-Se ti piace una risoluzione dopo il colpo di scena, hai sbagliato libro, perché qui, dopo la grande rivelazione, non c’è più nulla.
Ammetto che non avevo mai letto un medical thriller prima, ma suppongo che la ragione del genere thriller di The Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant, sia la grande rivelazione sul finale che lascia sconvolti. Il libro parla di una pandemia, e di come la dottoressa Isabella Gauley cerca di contrastare la seconda ondata. Il libro racconta essenzialmente tutta la storia della pandemia, come è nata, come la vaccinazione cerca di ridurre i morti. Nel corso della storia viene messa bene in evidenza la parte che parla del lavoro svolto dalla dottoressa, e degli sforzi del suo team per proteggere specialmente i bambini. Poi… giusto alla fine della breve storia, tra termini medici incomprensibili e speranze per un futuro migliore, arriva la batosta, la rivelazione, la bomba che rivolta tutta la storia. Di certo in una storia del genere ci deve pur essere un punto di svolta che porti ad una conclusione della vicenda. E diciamo che una risoluzione c’è, ma non quella che ci si aspetta dopo la grande rivelazione. In conclusione, il libro è breve ma intenso, e finisce con il botto, quindi, se volete leggerla, preparatevi perché non è la classica storia.
-Vittoria! Il protagonista vince e vive felice e contento per il resto della sua vita. Peccato che invece il protagonista muore, e il libro è per bambini/ragazzi. CHE TRAGEDIA!
Non ho letto molti Middle Grade nella mia carriera librovora, ma il libro La princetta e il capitano, di Anne-Laure Bondoux, è stato il primo libro da me letto che ho scelto da sola, e quindi non mi è stato imposto dalla scuola. La storia parte con la principessa Malva che scappa da un matrimonio combinato, e si troverà a viaggiare e a rischiare la vita parecchie volte. La sua famiglia invia il Capitano Orfeus e la sua ciurma a recuperarla e riportarla a casa. E’ passato molto tempo da quando l’ho letto, ma ricordo che il libro è diviso in tre parti: nella prima sono raccontate le avventure della principessa e di come si ritrova in una situazione particolarmente pericolosa; la seconda introduce il capitano e la sua ciurma e, anche qui, sono raccontate le scorribande di questo gruppo, fino al ritrovamento della principessa e al suo salvataggio; nella terza abbiamo il rientro a casa e altri problemi nati dall’assenza della ragazza. Per una bambina di 8-9 anni, leggere un libro senza un lieto fine è molto infelice, eppure la fine di questo non mi ha lasciato delusa, perché in fin dei conti la storia della crescita caratteriale dei personaggi c’è stata. E, più importante, le avventure che vediamo nelle prime due parti del libro sono molto avvincenti e tengono incollate alla storia. Quindi credo che, se una storia è ben strutturata, sia più importante l’intrattenimento del lettore piuttosto che assicurarsi che tutti i personaggi arrivino alla fine della storia in un certo stato.
-Non vi è piaciuto? Peggio per voi, non sapete cosa vi perdete! Il libro è bellissimo, leggere per credere.
Ammetto che questa scelta si basa puramente sul mio gusto personale, e quindi non su elementi della trama. Guardando i miei libri letti su Goodreads, ho notato che alcuni di questi hanno una valutazione media bassa rispetto a quello che mi sarei aspettata. In particolare, ho scelto The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue, come esempio, perché il tema LGBTQIA+ è molto popolare, e se eseguito bene, le valutazioni sono in genere molto alte. A mio parere, il libro è molto bello, e vista la quantità di personaggi presenti, trovo che ognuno abbia il suo spazio, e ogni identità di genere e sessuale venga pienamente rispettata. L’autrice è molto brava a scrivere dal punto di bambini, e a mio parere questo libro, come altri, merita di essere pubblicizzato di più. Per questo noi librovore siamo molto brave e pronte a pubblicizzare libri poco letti e mal quotati… quindi seguite le nostre indicazioni! /pubblicità
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