8 marzo 2021

Recensioni a tema, Marzo 2021: Malattia.

 

Recensioni a tema, Marzo 2021: Malattia.


Questo mese il consueto sorteggio del tema per questa rubrica ci ha dato un argomento molto interessante: quello della malattia. Interessante anche perché abbiamo dato diverse interpretazioni di questo tema, e quindi anche suggerito libri molto diversi tra loro. Ci sono tanti tagli che si possono dare ad una storia che ruoti attorno ad una malattia, e tutti hanno potenzialmente risvolti interessanti. Vediamo cosa abbiamo trovato.


Librovora Gioneb: La mente umana mi affascina da sempre e quindi leggo spesso libri in cui si parla di malattie mentali, sia saggi che romanzi. Quello che mi ha sempre affascinato delle malattie mentali è che sono complesse e non è così facili da diagnosticare.

Mi è capitato anche di leggere delle biografie, come Una stanza piena di gente, di Daniel Keyes, in cui viene raccontata la storia di Billy Milligan, ovvero la prima persona ad essere stata dichiarata non colpevole di gravi crimini per ragioni di infermità mentale negli Stati Uniti. Nonostante sia una biografia, il libro sembra un romanzo per quanto è pazzesco che nella mente di Billy coesistano ben 24 personalità distinte tra loro e ognuna ben delineata. Durante la lettura le incontriamo più o meno tutte e vediamo anche come cooperino tra loro per aiutare Billy a non finire nei guai, senza che il protagonista se ne renda conto. Per scrivere questo libro l’autore ha intervistato Billy dopo che aveva preso coscienza di queste sue personalità ed ha utilizzato le trascrizioni del processo da cui è partito tutto. Billy scopre di essere malato durante il processo perché accusato di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Le prove contro di lui sono schiaccianti, ma lui non si ricorda di nessuna di esse.  

Nel libro vengono raccontati anche tutti gli abusi subiti da Billy che lo lo hanno portato a questa divisione, sui quali, per fortuna, il libro non entra mai troppo nei dettagli.



Librovora Marty: Ho deciso di parlare di una malattia invisibile, che spesso uno non nota fino a che non è troppo tardi: la depressione. Nel libro Eliza and her Monsters, di Francesca Zappia, Eliza è una disegnatrice di fumetti piuttosto conosciuta sul Web per la sua web novel, ha parecchi followers, e ha racimolato i soldi per il collage all’insaputa dei suoi genitori vendendo oggetti relativi alla sua storia. Tutto sembra andare bene, ma un nemico silenzioso si sta avvicinando a lei, e, in mezzo alla bellezza del fandom, tra fanfictions, fanarts, e cosplay, arrivano i pensieri suicidi, l’ansia, gli attacchi di panico. Mentre Eliza diventa sempre più popolare online, i suoi fan si aspettano un certo tipo di lavoro, e lei sente di dovere loro qualcosa; cosicché il disegno, che prima era un modo per rilassarsi e distrarsi dai suoi doveri, diventa un obbligo e qualcosa che gli altri si aspettano che faccia. Il libro dà voce quindi a problemi come ansia da prestazione e ansia sociale, una questione, quest’ultima, che mi tocca molto da vicino; infatti anche io  mi rivedo molto in Eliza. Ovviamente questo non è l'unico libro che parla di ansia, ma il libro racconta in modo impeccabile attraverso Eliza questo tipo di ansia in particolare, che non ti permette di vedere come appetibile il mondo fuori dalle tue mura di casa, e invece ti fa rifugiare in quello da cui trai conforto anche se non è reale. Molti potrebbero imparare da questo libro, specialmente chi sente il peso della vita reale e vorrebbe scappare.


Librovora miki_tr: Non ho una passione per i libri che trattano di malattie da un punto di vista introspettivo e personale, ma generalmente mi piacciono invece le storie che affrontano l’argomento da un punto di vista più globale. Insomma, se non si è capito, ho scelto di parlare di un libro che racconta l’inizio di una vera e propria epidemia. Qualche tempo fa ho fatto una top ten su questo argomento e, andando a riprenderla, mi sono chiesta quale, tra i libri che ho indicato, consiglierei a chi fosse interessato a leggere qualcosa su questo specifico aspetto. La risposta è senza dubbio The Dreamers, di Karen Thompson Walker. Si tratta di un libro in cui si può dire che la protagonista indiscussa sia proprio l’epidemia. Il libro ne racconta e descrive tutti gli aspetti, medici ma anche sociali, culturali, psicologici. Ci sono molti personaggi, e quello che hanno in comune è un rapporto con questa malattia che, silenziosa, cambia il mondo e il modo di percepirlo di tutti coloro che sono coinvolti nella storia. Quando ho letto questo libro l’ho trovato realistico sotto molti punti di vista, ma, a distanza di qualche tempo e di una pandemia, in realtà ho realizzato che c’è un elemento quasi utopico legato alla malattia comparsa improvvisamente: il fatto che praticamente da subito ci si sia resi conto che stava succedendo qualcosa di eccezionale. Questo elemento, che abbiamo imparato non sia poi così preciso, dal punto di vista narrativo, permette però di isolare e restringere la scena dell’azione, il college in cui scoppia l’epidemia, e di raccontare l’impatto della protagonista silenziosa, la malattia, da tanti punti di vista e sotto tanti aspetti, che penso sia quello che rende questo libro così particolare e interessante.


Nessun commento:

Posta un commento