14 dicembre 2019

Recensione di Le signore in nero, di Madeleine St. John


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Recensione di Le signore in nero, di Madeleine St. John
Titolo: Le signore in nero
Autore: Madeleine St. John
Editore: Garzanti
Lingua: Italiano
Genere: Fiction. C’è chi lo definisce  Historical Fiction, ma è ambientato nel 1950… lascio a voi la scelta.
Note: Questa recensione è al limite della recensione negativa; sono stata indecisa per un po’ su quale dei due modelli seguire, ma alla fine ho pensato che questo libro non è stato poi così orribile.

Sinossi: Sydney 1950. Sui manichini spiccano le gonne a balze e i corpetti arricchiti degli accessori più preziosi. Ma Goode's non sono solo i più grandi magazzini della città, dove trovare l'abito all'ultima moda. Per quattro donne che lavorano sono anche l'unica occasione di indipendenza. Mentre con le loro eleganti divise di colore nero consigliano le clienti su tessuti e modelli, nel loro intimo coltivano sogni di libertà, di un ruolo diverso da quello di figlia, moglie e madre. Lesley sogna di continuare a studiare, anche se il padre non ne vuole sentir parlare. Poi c'è Patty che solo sul lavoro sente di valere qualcosa, mentre a casa il marito la tratta come fosse trasparente. Anche per Fay andare al grande magazzino ogni mattina significa sentirsi meno sola. A sorvergliarle come una madre c'è Magda: le sprona a inseguire i loro desideri e a trovare il proprio stile nel vestire, a coltivare l'idea che una donna possa raggiungere qualsiasi obiettivo. Per tutte è in arrivo un tempo di grandi cambiamenti e opportunità inaspettate. Tra un party, un nuovo vestito e nuove consapevolezze, Lesley, Patty, Fay e Magda vivranno il momento magico in cui si decide chi si vuole essere davvero. Madeleine St. John è una delle più grandi autrici del Novecento. È stata la prima autrice australiana candidata al Man Booker Prize.


Letto da: Librovora Gioneb
Recensito da: Librovora Gioneb
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro? 
Semplicemente avevo voglia di qualcosa di poco impegnativo da leggere in contemporanea a Honor Bound, di Rachel Caine e Ann Aguirre, qualcosa con un genere totalmente diverso. Non c’è un motivo valido per cui ho preso proprio questo: l’ho iniziato ad istinto.

2) Valeva la pena leggerlo? 
Come dicevo nella nota all’inizio della recensione, sono stata tentata di trasformare questa recensione in una negativa, e questo può farvi capire che non è un libro che consiglio caldamente, però non lo sconsiglio neanche… non rimpiango le ore spese a leggerlo, anche perché sono state poche.

3) Qual è il punto di forza di questo libro? 
Mi è piaciuto tantissimo passare un Natale australiano; è stato strano, ma in senso positivo. Mi ero assolutamente scordata che in Australia il periodo natalizio ricade in estate e mi ha un attimo spiazzato sentire parlare di cose come andare al mare dopo il pranzo natalizio, o del caldo afoso. C’è stato, poi, il fatto che il libro fosse composto da solo 197 pagine, che mi ha convinto a continuare a leggerlo quando incappavo nelle parti più noiose. 

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Non riesco a trovare quale sia il punto debole preciso che mi ha fatto piacere poco questo libro. Lo stile dell’autrice non mi è piaciuto particolarmente. Nel libro non succede molto, e avvenimenti che vediamo non sono tanto interessanti: il libro è incentrato sui personaggi e non si dilunga sulle cose che accadono. Inoltre, se la storia fosse stata più lunga, ci sarebbe stato più spazio per conoscere alcuni personaggi un po’ bistrattati, ma che avevano molto potenziale. 

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
Solo quando ho risposto alla domanda precedente mi sono resa conto che i personaggi che sono in scena per più tempo mi sono piaciuti! Pensandoci bene, ho in mente un personaggio che spicca sugli altri: Magda. Questa donna slovena è scappata in Australia per trovare una vita migliore e quindi, non avendo più la sua famiglia vicino, non ci pensa due volte ad aiutare tutte le giovani donne che lavorano con lei. 

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
No, Madeleine St. John ha scritto altri libri, ma non credo che ne prenderò presto in mano un altro.

7) A chi lo consigli?
Mi è molto difficile consigliare un libro che non mi ha entusiasmato. Potrei proporlo a chi ha letto Al paradiso delle signore, di Émile Zola, che non ho letto (ma ho visto il telefilm inglese tratto da esso), perché entrambe le storie sono ambientate in un grande magazzino e raccontate dal punto di vista delle donne che lo frequentano.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Nonostante uno dei personaggi sia chiaramente Corvonero, e un altro altrettanto chiaramente Tassorosso, sia l’ambizione di alcune delle protagoniste, che quella delle clienti impegnate ad accaparrarsi le occasioni migliori durante i saldi, mi fanno pensare che questo libro sia adatto a Serpeverde.

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