10 dicembre 2018

Recensione di Canone Inverso, di Paolo Maurensig

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Recensione di Canone Inverso, di Paolo Maurensig
Titolo: Canone Inverso
Autore: Paolo Maurensig
Editore: Mondadori
Lingua: Italiano
Genere: Storico, Narrativa
Note: Questa recensione potrebbe contenere tracce di spoiler. Non contiene glutine.


Sinossi: Il "canone inverso" è nel linguaggio tecnico musicale, una forma di fuga molto più complessa, perché non è basata sulla ripetizione dello stesso tema. A Vienna per la stagione concertistica, il narratore della storia incontra un suonatore ambulante in una taverna di Grinzing. Un po' per scherzo, un po' per scherno, gli chiede un pezzo difficilissimo: una ciaccona di Bach. L'ambulante la esegue alla perfezione, stende il cappello e riceve una ricca mancia dallo stupito ascoltatore. Il giorno dopo lo scrittore incontra di nuovo il singolare musicista che gli rivolge una domanda: ha mai raccontato una storia ambientata nel mondo della musica? Lui ne conosce una forte e misteriosa: una storia terribile. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? Maurensig costruisce un'avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia di questo secolo.



Letto da: Gioneb, miki_tr
Recensito da: Gioneb, miki_tr
Commento:

Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo libro?
E’ stato scelto come libro del club di lettura per ottobre/novembre. La proposta è venuta dal fatto che ci era piaciuto molto “La variante di Lüneburg”, dello stesso autore, che avevamo letto qualche mese prima sempre con il club di lettura, e che anche altre fonti ce l’avevano consigliato.

2) Valeva la pena leggerlo?
Sì. L’abbiamo trovato all’altezza de La variante di Lüneburg; in quello ci aveva colpito quanto il libro fosse godibile nonostante il focus sul gioco degli scacchi (di cui non siamo esperte). Anche in questo libro, dove al centro della storia c’è il violino che suonano i protagonisti, il fascino della lettura non necessita di particolari conoscenze in campo musicale.

3) Qual è il punto di forza di questo libro?
Sappiamo che la risposta a questa domanda ci trascina in un oceano di spoiler, ma non possiamo fare a meno di dire: il finale. E’ uno di quei libri in cui alla fine rimani a bocca aperta e ti trovi a dover esaminare di nuovo tutto quello che hai letto, perché le certezze che avevi durante la lettura vengono completamente ribaltate.

4) E invece, il punto debole di questo libro?
Forse l’inizio è un po’ lento. Ad un certo punto un personaggio comincia a raccontare la storia della sua vita; da quel momento il libro diventa appassionante. La cornice iniziale invece acquisisce senso solo una volta arrivati alla fine del libro.

5) Qual è il tuo personaggio preferito?
E’ difficile preferire un personaggio: sono tutti ben costruiti ed equilibrati, in egual misura. Anche qui, quando arrivi alla fine del libro tutti gli equilibri tra i personaggi vengono alterati in maniera improvvisa e assolutamente inaspettata. E questo li valorizza tantissimo.

6) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
A questo punto, visto che ce ne sono piaciuti due su due che abbiamo letto, probabilmente piano piano leggeremo anche gli altri.

7) A chi lo consigli?
Sicuramente a chi già ha letto ed apprezzato La variante di Lüneburg: lo stile somiglia molto. A chi apprezza una storia dove le cose non sono come sembrano; e ovviamente anche a chi è appassionato di musica.

8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Corvonero, se non altro per la passione e la dedizione dei personaggi alla musica.

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