6 dicembre 2018

Harry Potter Characters Book Tag, Parte Quarta

Harry Potter Characters Book Tag, Parte Quarta

E siamo arrivati alla quarta e ultima parte di questo book tag che ci ha accompagnate per mesi. In questa sezione ci diamo ai cattivi, più vari personaggi che sono rimasti fuori. Buona lettura!


1. Voldemort: un libro con un cattivo da manuale.
Gi: Valentine, da The Mortal Instruments, di Cassandra Clare. Quando noi librovore abbiamo iniziato a leggere i libri e guardare il telefilm di Shadowhunters, mi ricordo che commentavamo spesso che Valentine è proprio un cattivo da manuale. Andando avanti a leggere la serie continuo a pensare che, tra tutti i vari “cattivi” incontrati, lui sia il migliore.

Ma: Strega Bianca, da Il leone, la strega e l’armadio, di C.S. Lewis. Non so se sia da manuale o no, ma ho sempre pensato che la Strega Bianca fosse uno dei cattivi più perfidi che io abbia mai incontrato nei libri.

Mi: Smoke in the Sun, di Renée Ahdieh. In realtà tutti i personaggi considerabili “cattivi” in questa storia mi sono piaciuti particolarmente. In particolare Roku, il neo imperatore, che è uno di quei sociopatici senza speranza di redenzione che mi piacciono particolarmente.

2. Bellatrix Lestrange: un libro con un personaggio pazzo.
Gi: A madness so Discreet, di Mindy McGinnis. Buona parte del libro è ambientato in un manicomio, quindi di personaggi pazzi se ne incontrano, e non solo tra i pazienti.

Ma: Levana, da Fairest, di Marissa Meyer. Tutto il libro è incentrato sulla pazzia di questo personaggio e su come, grazie ad azioni di dubbia moralità, sia ascesa al potere nella serie delle Cronache Lunari.

Mi: Spider, di Patrick McGrath. Il libro racconta proprio la lenta ascesa del protagonista che ritorna ad una relativa normalità dopo un lungo tempo trascorso in terapia… e mano a mano che la storia prosegue, nasconde magistralmente la sua contemporanea discesa in una pazzia ancora più profonda. Agghiacciante.

3. Narcissa e Lucius Malfoy: un libro con personaggi ricchi e privilegiati.
Gi: Dio di Illusioni, di Donna Tartt. I protagonisti di questo libro sono cinque ragazzi ricchi e viziati, che appartengono alla cerchia di ristretta di studenti a cui è permesso di seguire la classe di greco antico del college che frequentano.

Ma: The Raven Boys, di Maggie Stiefvater. Alcuni dei protagonisti sono molto ricchi, altri invece molto poveri. Alcuni passaggi del libro mettono infatti in evidenza questa disparità.

Mi: S.T.A.G.S., di M.A. Bennett. Qui parliamo dei tipici universitari britannici di origine nobile, che si dilettano di passatempi di un’altra epoca, in particolare della caccia (al cervo, ai volatili) e della pesca. Più ricchi e privilegiati di loro si fa fatica a trovarne, anche considerando la realtà agghiacciante dietro quello che sembra un hobby innocuo a prima vista.

4. Fenrir Greyback: un libro con scene cruente.
Gi: Il conto cifrato, di Christopher Reich. Quando ho letto questo libro avrò avuto 13 anni, e alcune scene di violenza sono state un po’ troppo per me.

Ma: Ink and Bone, di Rachel Caine. Sicuramente ho letto di peggio, ma le scene cruente di questo libro mi sono state presentate attraverso gli occhi scioccati del protagonista, e hanno finito per scioccare anche me e per rimanermi impresse nella mente.

Mi: This Savage Song, di Victoria Schwab. Continuo ad essere perplessa per il modo in cui vengono distinti i libri Young Adult (adatti ad un pubblico di giovani adulti) da quelli per adulti. Dei libri della Schwab, questo e il suo seguito sono di chilometri i più cruenti. Certo, i personaggi sono giovani adulti, ma la quantità di splatter in questa serie mi farebbe venire in mente di classificarla comunque come una lettura adatta ad un pubblico decisamente più maturo… e poco impressionabile, al di là dell’età.

5. Regulus Black: un libro con un cattivo che si redime.
Gi: Il canto di Natale, di Charles Dickens. Credo che tutti conoscano la storia: un vecchio avaro riceve la visita di tre fantasmi (del passato, del presente e del futuro) e decide di cambiare il suo stile di vita.

Ma: Nimona, di Noelle Stivenson. Non so chi definire cattivo e chi buono in questo libro, ma diciamo che alla fine della storia chi compie azioni malvagie smette di farlo, quindi va bene.

Mi: Peter Darling, di Austin Chant. Hook è di gran lunga il personaggio più adorabile di questa storia. Mi piace moltissimo la sua evoluzione all’interno del libro, onestamente.

6. Alecto e Amycus Carrow: un libro con i cattivi al potere.
Gi: Nihal della terra del vento (Cronache del mondo emerso #1), di Licia Troisi. Ho letto tanti libri con dei cattivi al potere e questo è semplicemente il primo che mi ricordi di aver letto.

Ma: Beneath the Sugar Sky, di Seanan McGuire. I protagonisti devono ristabilire l’equilibrio di uno dei tanti universi in cui alcuni di loro sono stati, buttando giù dal trono il cattivo di turno. (E’ molto meglio di come l’ho descritto io, leggetelo!!!)

Mi: My Lady Jane, di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows. E’ una classica avventura in cui i buoni devono riprendersi il trono sottratto loro con un inganno dai cattivi. Ma a parte questo, nulla in questo libro ha qualcosa di classico; è una delle avventure più appassionanti e divertenti che io abbia mai letto.

7. Barty Crouch Jr.: un libro con un personaggio che si finge qualcun altro.
Gi: Cinders, The untold story of Cinderella, di Finley Aaron . In questa versione di Cenerentola non sarà al ballo che la protagonista incontrerà per la prima volta il suo principe, ma durante un torneo di scherma, a cui si è iscritta fingendosi un ragazzo per poter partecipare.

Ma: The Loneliest Girl in the Universe, di Lauren James. Forse ho fatto spoiler, ma verso la fine del libro si viene a conoscenza che uno dei personaggi non è esattamente chi o come dice di essere.

Mi: Chaotic Good, di Whitney Gardner. La protagonista si finge un ragazzo per entrare nelle grazie di un gruppo di nerd un po’ all’antica. Il libro è molto giocato sugli equivoci che questo crea, e, da ragazza nerd quando ancora non ce ne erano tante, capisco la tentazione di fare come lei, almeno per smettere di sentirsi guardare come un fenomeno da baraccone…

8. Walden McNair: un libro con un’esecuzione capitale.
Gi: Il tulipano nero, di Alexandre Dumas (padre). Al costo di fare spoiler, dico che il protagonista ci arriva molto vicino!

Ma: Il canto della rivolta, di Veronica Roth. Mi è venuto subito in mente questo libro perché la scena è memorabile.

Mi: Flame in the Mist, di Renée Ahdieh. Vista l’ambientazione giapponese, l’esecuzione in realtà è un suicidio rituale. Questo tipo di scena, emotivamente ricca e drammatica, mi colpisce sempre.

9. Godric Gryffindor: un libro con un protagonista coraggioso.
Gi: La ragazza di stelle e inchiostro, di Kieran Millwood Hargrave. La protagonista dimostra tantissime volte di avere un gran coraggio e non si tira indietro davanti ai pericoli; infatti la vediamo partire in missione in una foresta proibita, per salvare la sua amica.

Ma: Stalking Jack the Ripper, di Kerri Maniscalco. Mi sono venuti in mente Audrey Rose e Thomas che se ne vanno in giro per Londra a dare la caccia ad un assassino. Se non è coraggio (o stolezza) questo…

Mi: A Darker Shade of Magic, di V.E. Schwab. Probabilmente in realtà non smisterei Lila, la protagonista, a Grifondoro. Però non certo perché vedo in lei una mancanza di coraggio, ma solo perché ha quella vena di crudeltà gratuita che di solito associo a Serpeverde. Il suo coraggio è più sulla falsariga di una vera e propria temerarietà, che è una delle cose che mi piacciono di più di lei.

10. Salazar Slytherin: un libro con un protagonista ambizioso.
Gi: Ink and Bone, di Rachel Caine. Tutti i personaggi di questo libro sono ambiziosi: sono tutti disposti a tutto
per avere la possibilità di entrare a far parte della Biblioteca.

Ma: The Master Magician, di Charlie N. Holmberg. Mi ricordo che la protagonista in particolare vuole imparare ogni tipo di magia legata agli elementi.

Mi: The Plastic Magician, di Charlie N. Holmberg. Alvie, la protagonista, sceglie di specializzarsi in un campo della magia molto nuovo e sperimentale, proprio per via della sua ambizione a scoprire qualcosa di nuovo e rivoluzionario.

11. Rowena Ravenclaw: un libro con un protagonista molto intelligente.
Gi: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome, di Alice Basso. La protagonista di questo libro usa la sua intelligenza per fare quelle che le piace di più: fare la ghostwriter e risolvere casi per la polizia.
Ma: Prodigy, di Marie Lu. La protagonista della trilogia Legend è considerata un vero e proprio genio e, secondo me, proprio in questo libro si capisce bene il perché.

Mi: The Raven Boys, di Maggie Stiefvater. I personaggi principali di questo libro, soprattutto i ragazzi, mi hanno sempre colpito per il modo peculiare in cui sono brillanti, senza ricadere negli stereotipi di questo genere di personaggi. In effetti il modo in cui sono caratterizzati è una delle cose che mi è piaciuta di più di questa serie.

12. Helga Hufflepuff: un libro con un protagonista leale.
Gi: The Danish Girl, di David Ebershoff. La co-protagonista del libro, Greta, mi ha colpito per la sua lealtà verso il marito e, in seguito, verso Lili.

Ma: Simon vs. the Homosapiens Agenda, di Becky Albertalli. Simon si definisce Tassorosso e secondo me ha ragione, perché è molto leale nei confronti dei suoi amici.

Mi: The Gentleman’s Guide to Vice and Virtue, di Mckenzie Lee. Nonostante i mille difetti di Monty (e il fatto che proprio dovrebbe andare a Serpeverde), la sua incrollabile lealtà verso Percy, ma anche verso Felicity, è una delle qualità più belle del personaggio.

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