Notte prima degli esami (M.A.G.O.)
“Io mi ricordo quattro librovori con la TBR
E la lista dei prompt sulla spalla
Come Platano Picchiatore, la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra…”
C’è una lunga e rispettata tradizione che decide come si svolge, tra i librovori di Hogwarts, la giornata prima dell’inizio degli esami.
“Ma come fanno i Magizoologi
Con gli occhiali a farsi sposare dalle Auror
Gli Expelliarmus delle sei non fanno male
È solo il giorno che muore
È solo il giorno che muore”
Si inizia tutti insieme, facendo colazione dopo che il resto degli studenti si è alzato dal tavolo, tutti insieme.
“Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tua madre sembra Circe e tuo fratello Merlino
Stasera al solito posto, la luna sembra piena
Sarà che non ti vedo da una settimana”
Poi, finito di mangiare e belli sazi di succo di zucca, tutti insieme si ripetono i prompt, per avere ben presente il lavoro che aspetterà gli studenti nel mese successivo.
“M.A.G.O., t'avessi preso prima
Le mie mani sui tuoi libri, è fitto il tuo mistero
E il tuo peccato originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare, ti prego, le mie mani
Sulle tue cosce tese
Chiuse come le chiese quando ti vuoi confessare*”
La giornata si passa così, a studiare e ripassare tutti insieme in Sala Grande. Nessun altro è autorizzato ad entrare.
“Notte prima degli esami, notte di Ministero
Certo, qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamme e di papà col Boccino in mano
Notte di nonne alla finestra
Ma questa notte è ancora nostra”
Ogni casa ha le sue tradizioni particolari per incoraggiarsi a vicenda, e la maggior parte sono un segreto gelosamente custodito. Ma per una giornata, non c’è più rivalità tra le case: tutti pensano alla stessa cosa.
“Notte di giovani lettori, di pudding freddo e di calderoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
L’Aritmanzia non sarà mai il mio mestiere
E le scope volano in alto tra Londra e Librandia
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia non tremare, non ti posso far male
Se l'amore è amore”
All’ora di cena, tutti mettono via libri e pergamene: per oggi lo studio è finito.
“Si accendono le luci in Sala Grande
Ma quanti amici intorno, che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo, un po' diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore
Se l'amore è amore”
E la serata finisce con i librovori che intonano un canto di antica e perduta tradizione babbana, ormai diventato una parte integrante dei M.A.G.O., prima di andare a dormire presto, per una volta senza i libri in mente.
Vi abbiamo trascritto le parole del canto che accompagna gli studenti a riposarsi, così che possiate anche voi, che vi apprestate a iniziare domani il percorso degli esami, andare a dormire con la mente sgombra e pronti per questa avventura.
Buonanotte, Librovori, e in bocca al Drago.
*Questa parte di testo è l’unica che è arrivata ai giorni nostri completa. Tutto il resto è tramandato per via orale.
Nota Storica: Si pensa che la canzone sia stata scritta in originale dal compositore babbano Antenore Vendotti. Ma le origini si sono perse nel corso degli anni, e qualche dettaglio del testo potrebbe differire dall’originale.
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