17 agosto 2020

Top ten dei libri con i sistemi magici più originali

 

Top ten dei libri con i sistemi magici più originali

a cura della librovora miki_tr


Spesso, quando pensiamo alla magia in un libro fantasy, quello che immaginiamo istintivamente non si distacca molto dal solito standard di poteri che dominano il genere da anni, o al limite se ne distacca appena. Una delle cose che mi piace di più trovare in un libro è un sistema e una concezione della magia più particolare, con diverse possibilità e limitazioni rispetto a quello che mi aspetto, e che integri e valorizzi il mondo raccontato, che sia il nostro o uno completamente inventato. Ho avuto la fortuna di incontrare spesso, negli ultimi anni, libri che usano la magia in una maniera particolarmente affascinante, e vorrei raccontarvi oggi di qualcuno di questi. 

The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune.

Questa storia racconta di un mondo molto simile al nostro, dove però vivono individui dotati dei più vari poteri magici e un’infinità di diverse creature magiche. Essendo il mondo così simile a quello che conosciamo, ovviamente nei confronti di queste persone si sviluppa ogni genere di razzismo e xenofobia possibile e immaginabile, il che rende la storia particolarmente toccante, visto che siamo in un contesto in cui a risentire dei difetti del sistema sono dei bambini e coloro che si occupano di loro al meglio delle proprie capacità. La magia in questa storia non è vista come un vantaggio o un insieme di poteri, ma come il punto chiave della diversità, e questo rende la trama particolarmente interessante, e diversi momenti della storia divertenti, o commoventi, o comunque toccanti in maniera profonda.


Daughter of Smoke and Bone series, di Laini Taylor.

Il sistema magico di questa serie è assolutamente variegato, anche perché la storia si muove tra due mondi, due culture completamente differenti e un sacco di variabili. La parte che conosciamo dall’inizio, però, già di per sé è interessante: la magia è concentrata in piccoli oggetti, medagliette e medaglioni, che di fatto sono veri e propri desideri pronti da spendere; a seconda del tipo, il desiderio è più o meno potente o permanente. Questi desideri sono utilizzati come una vera e propria moneta, merce di scambio, ma possono essere spesi con gli effetti più disparati, da una tinta blu permanente ai capelli, alla possibilità di volare, fino anche agli effetti speciali per un primo appuntamento.


Feverwake series, di Victoria Lee.

Lo so, ho parlato e riparlato di questa serie, e probabilmente ormai chiunque legga questo blog lo sa bene, ma l’elemento originale in questa storia è il fatto che qualsiasi potere magico si sviluppa in questa ambientazione in seguito all’aver contratto una malattia, che si rivela mortale praticamente per chiunque ne sia colpito, ma che lascia rarissimi individui in vita e dotati di un proprio potere magico. L’influenza del virus sul sistema magico però non finisce con la guarigione: un uso sconsiderato della magia infatti può portare ad una forma di assuefazione che può rivelarsi mortale. L’aspetto scientifico strettamente legato all’elemento magico della trama è sicuramente uno dei punti di forza della serie.


In the Shadow of the Sun, di M.C. Castellan.

In questa ambientazione la magia ha degli effetti abbastanza comuni ed il sistema magico non è particolarmente elaborato, tranne che per un dettaglio molto originale: nessuno può fare magie da solo. Infatti sono necessarie due persone per qualsiasi atto magico: una fonte, cioè una persona in grado di disporre di pura energia magica, e un vero e proprio mago, in grado di controllare il potere grezzo e trasformarlo in un incantesimo. Questo sistema fa sì che il potere magico, che è tipicamente una qualità individuale e personale, diventi di fatto una questione sociale, il che è molto adatto al periodo storico dell’ambientazione, e rende le dinamiche tra i personaggi particolarmente interessanti.


The Binding, di Bridget Collins.

Nel caso di questo libro, stiamo parlando di un sistema magico che ha rilevanza nell’ambientazione praticamente solo nella fase di creazione di libri, e questo è chiaramente il sogno di ogni librovoro che si rispetti. Quello che lo rende particolarmente affascinante è il modo in cui questo tipo di magia si integra nella storia e mette in luce moltissimi tipi di diseguaglianza sociale, dei quali diventa involontariamente strumento. Parliamo di cancellare i ricordi di una persona rilegandoli in un libro: fin dall’inizio è chiaro che questa magia è facilmente sfruttabile per scopi meno che nobili, e il libro non si risparmia certo nell’esaminare come.


The Paper Magician series, di Charlie N. Holmberg.

Quello che mi piace della magia in questa serie, è il modo in cui influenza non la realtà circostante di per sé, ma un solo materiale, dal quale si ricavano tutti i risultati che è possibile ottenere in questa ambientazione. C’è un legame stretto, dunque, tra artigianato e magia, in questa storia, tanto che la maggior parte delle specialità rendono possibile ottenere uno stesso effetto (per esempio, comunicare a distanza) con metodi completamente diversi (nell’esempio, un areoplanino di carta che raggiunge il destinatario, oppure una coppia di specchi che possono comunicare tra loro). Questo sistema magico è particolare e interessante proprio per questo approccio, che lo rende molto versatile e differenziabile.


Mistborn Trilogy, di Brandon Sanderson.

Mentre sceglievo i libri e le serie per questa Top Ten, ho realizzato che avevo in mente di parlare di qualcosa di simile da un pezzo, proprio in relazione a questa serie. Nel corso della trilogia di Mistborn scopriamo per gradi diversi tipi di magia, ma tutti hanno una cosa in comune: sono legati ai metalli. Predominante è l’allomanzia (non so come venga chiamata in italiano perché ho letto i libri in inglese, e il termine originale è allomancy), un potere che permette a chi lo possiede di ingerire una piccola quantità di un metallo specifico e ricavarne uno specifico potere, per la maggior parte di nuovo legato ai metalli (come la capacità di allontanare da sé un qualsiasi oggetto di metallo, che, usata su oggetti pesanti o ancorati, permette letteralmente di spiccare balzi, oltre ad avere un uso più diretto, come quello di rispedire un pugnale lanciato al mittente). Ma il sistema magico è infinitamente più complesso di così, e non è neanche l’unico presente, andando avanti con la trilogia. Un approccio alla magia originale, che mi ha fatto innamorare di questa serie fin dall’inizio.


My Lady Jane, di Cynthia Hand, Brodi Meadow e Jodi Taylor.

In questo libro la magia è limitata all’esistenza di individui capaci di trasformarsi, più o meno volontariamente, in un animale: gli Eðian. La chiave, in questo caso, è tutta in quel “più o meno volontariamente”, perché il sistema magico ha risvolti comici, in questa storia: basti pensare che uno dei protagonisti durante il giorno è un cavallo, e si sveglia abitualmente al tramonto con un piacevole sapore di biada in bocca.


Lexicon, di Max Barry.

Spesso, parlando di fantasy, mi dimentico di considerare questo libro, perché si tratta di una storia di spionaggio più in linea con un thriller distopico che con un classico romanzo con maghi ed elfi. Tuttavia in realtà questa storia ha un sistema magico, basato sull’utilizzo di parole specifiche che suonano prive di senso, ma che hanno la capacità di interferire nei processi mentali di una vittima designata e manipolarla fino al punto di prenderne completamente il controllo. Questo crea un interessante scenario in cui è difficile fidarsi di chiunque, anche di se stessi, che è la parte più interessante di questa storia.


Monsters of Verity series, di Victoria Schwab.

In questa duologia, i mostri del titolo sono le azioni orribili compiute dagli uomini. No, non è moralismo: è letterale. Diversi tipi di orribili mostri nascono da atti di violenza e infestano il mondo che li circonda. Questo meccanismo, che costituisce la maggior parte del sistema magico di questa storia, non si limita ad integrarsi con l’ambientazione, ma, di fatto, la crea: il mondo è influenzato dall’esistenza di questi esseri fino al punto di ruotare tutto attorno al tentativo di impedire (o di favorire) il proliferare di queste creature. 

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