Wrap Up: Novembre 2018
Ormai sta diventando un vizio: anche questo mese non è stato brillante, quanto a numeri di libri letti dalle vostre librovore. Sarà un wrap up molto breve.
Per dovere di cronaca, la Librovora Gioneb è rimasta perfettamente in media. Le altre… molto meno.
Wrap up della librovora miki_tr
Book Count: miseramente, 2
Libri letti:
Guardia d’onore, di David Petersen.
Una graphic novel molto carina, con un’ambientazione particolare e una trama molto bella. Peccato che tutte le vicende sembrassero un po’ troppo affrettate: a volte non avevo tempo di imparare a distinguere i personaggi (che sono topi, quindi hanno un aspetto abbastanza simile) prima che fossero impegnati in scene di battaglia, cosa che spesso mi costringeva a tornare indietro per capire cosa era successo qualche pagina prima. Però molto carino!
Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald - The Original Screenplay, di J.K. Rowling.
E’ inutile: il formato copione toglie qualcosa ad una storia. Anche se ho letto questo libro appena visto il film, ho fatto un po’ fatica a entrare nell’atmosfera. Sarà che questo libro, come del resto il film, ha una trama molto complessa e poco lineare, ma mi ero goduta di più il primo. Comunque ciò non toglie che sia stato molto utile leggerlo per capire un sacco di dettagli che nel film è difficile notare, e che valesse la pena anche solo per Grindelwald, che, devo dire, mi ha particolarmente entusiasmato in questo film (come se non fossi già abbastanza fuori di testa per lui dai tempi di Deathly Hallows….).
Wrap up della librovora Marty
Book Count: 4
Libri letti:
The Mortal Instruments: The Graphic Novel, Vol.2, di Cassandra Clare e Cassandra Jean (Illustratrice).
In questo secondo volume abbiamo la seconda parte di City of Bones, più una scena speciale aggiunta dall’illustratrice perché ci stava bene (i Malec ci stanno sempre bene). La parte che mi è piaciuta di più è stata quella di Luke che racconta la storia di quando era giovane e del Circolo, che, secondo me, è stata interpretata molto bene dall’illustratrice.
Fantastic Beasts: The Crimes of Grindelwald - The Original Screenplay, di J.K. Rowling.
Devo dire che, pur essendo questo libro un copione del film a tutti gli effetti, senza di esso non avrei capito alcuni dettagli che nella trasposizione cinematografica, o mi sono sfuggiti, oppure non sono proprio stati aggiunti. Alcuni nomi di personaggi si trovano solo nel copione, e alcune scene molto scure nel film sono state spiegate bene.
Through Blood, Through Fire, di Cassandra Clare e Robin Wasserman.
Ultimo novella, ultimo commento.
-Ammetto che non avevo capito che Rosemary fosse la madre di Kit, credevo che ci fosse una generazione di mezzo.
-Ecco, ero giusto contenta che Kit avesse ancora un parente in vita.
-Non ho capito se le fate sono a conoscenza dell’esistenza di Kit, ma mi pare che neanche Jem e Tessa lo abbiano capito.
-Tessa mi sorprende ogni volta.
-Ho rivalutato anche Johnny Rook, che non mi aveva certo fatto una buona impressione in Lady Midnight.
-Cerchiamo di non paragonare Jem e Will a Emma e Julian, perché le mie coronarie non reggono.
-La voglio anch'io la mappa dei posti di LA in cui Magnus ha causato degli scandali.
-Jem che pensa di poter fermare Tessa è un illuso, porino.
-Il verbo flirtare non è parte del vocabolario di Jem, mi ricorda qualcuno (Spoiler: guardate il Wrap Up di Ottobre per capire chi).
-Ma non ci penso neanche a preoccuparmi per l’incolumità di Tessa, no no.
-E’ la prima volta che sento Jem pentirsi di non essere più un Fratello Silente.
-Non ho capito perché dobbiamo leggere di due personaggi, che sappiamo sono morti, innamorarsi. L’autrice ci vuole fare proprio male.
-Non so se piangere o arrabbiarmi.
-Sono molto, molto in pena per Kit dopo questo racconto. Proteggetelo ad ogni costo.
-Ed ecco un’altra coppia mortale-immortale che ci farà patire le pene dell’inferno. E piangere a dirotto.
-SHE IS WHAT???
-Che bello, avremo un altro Carstairs.
-Che carini che sono Jem e Tessa!
Bene, dopo questo allegrissimo racconto, vado a prepararmi per la lettura di Queen of Air and Darkness, che sicuramente sarà altrettanto allegra (ALLARME ROSSO: individuati alcuni errori nella frase, si prega di NON correggerli.) E ovviamente aspettiamo pazientemente l’uscita dell’edizione cartacea per avere anche i due racconti finali, giusto perché ci vogliamo tanto bene.
Uno studio in rosso, di Arthur Conan Doyle.
E’ il primo libro che leggo di Sherlock Holmes e mi è sembrato un giallo come gli altri, ma con i battibecchi di Holmes e Watson a rendere il tutto molto più divertente. A circa un terzo del libro mi sono chiesta se per caso non avessi aperto il file sbagliato del Kindle, visto che mi sembrava tutta un’altra storia. Alla fine tutto torna, per fortuna, ma mi è dispiaciuto che a Sherlock non venisse riconosciuto il fatto che, praticamente, l’indagine l’avesse risolta lui.
Una Classico al Mese: Ottobre
Wrap up della librovora Gioneb
Book Count:
Libri letti: 6
Canone inverso, di Paolo Maurensig.
Ho letto questo libro a fine ottobre, per leggerlo in tempo per il club di lettura. Quando mi ci sono messa sopra avevo paura di non finirlo perchè all'inizio è un po’ lento e non mi aveva preso; poi è diventato sempre più interessante. La maggior parte delle cose che avrei da dire sono sul finale, le ultime righe che ti fanno dire ‘oh… (⊙o⊙) wow. Non ci avrei mai pensato’. Quindi non faccio spoiler.
Magic, di V.E. Schwab.
Ho passato buona parte dell’anno con le colleghe che mi incitavano a leggere qualcosa della Schwab quindi, alla prima occasione, ho letto il libro che, tra tutti i suoi, mi ispirava di più. Sempre visto il continuo incitamento delle colleghe, ho deciso di farlo sapere loro solo dopo, a cose fatte. Uno dei motivi per cui non l’ho detto subito era che avevo paura che non mi piacesse, ma fortunatamente non è stato così: ho adorato l’esistenza di più versioni di Londra e come ciascuna fosse molto diversa dalle altre; in più la co-protagonista è assolutamente il tipo di personaggio che sto giocando in una delle campagne di D&D in corso, e quindi mi ci sono rivista un po’.
Chaotic Good, di Whitney Gardner. La mia esperienza di giocatrice di D&D, e di nerd in generale, è totalmente diversa da quella della protagonista, e quindi non mi ci sono rivista quanto avrei sperato. All’inizio non mi piaceva il fatto che si fosse finta un ragazzo e che continuasse con la messa in scena; andando avanti ho capito meglio le sue motivazioni. Ah, e la storia d’amore di lei mi è sembrata inutile e stereotipata, in un libro che invece va contro gli stereotipi. Per contro, quella del fratello della protagonista mi è piaciuta al punto da diventare la mia ship del mese.
Through Blood, Through Fire, di Cassandra Clare e Robin Wasserman. C’è qualcosa che non va, perché questo racconto non mi è piaciuto molto, nonostante i protagonisti fossero Tessa e Jem, che sono tra i miei personaggi preferiti. Forse è perché non riuscivo a concentrarmi sul testo; forse è perché è un po’ troppo sdolcinato (ammetto di aver saltato alcuni pezzi per questo motivo); forse è perché non ho mai temuto per la vita di Tessa, sapendo già cosa succedeva dopo.
Una ripresa c’è stata nelle ultime righe quando (e qui ci va l’avviso: SPOILER) Tessa spiega che ha avuto problemi a tornare se stessa perché era incinta. Non vedo l’ora di vedere Jem alle prese con i pannolini!
L’oceano in fondo al sentiero, di Neil Gaiman. Ho deciso di leggerlo su ispirazione del momento e perché era una alternativa al libro che avevo scelto per la lettera “O” dell'alfabeto challenge. In questo libro ho ritrovato il Neil Gaiman di Coraline, nelle creature presenti, e di Nessun Dove, nelle riflessioni sugli adulti. Però di per sé non mi ha detto moltissimo.
Alfabeto Challenge: Lettera O
Vox, di Christina Dalcher.
L’idea di questo libro mi ispirava tantissimo, ed ero molto curiosa di leggerlo. Però il modo in cui è stata sviluppata la storia non mi è piaciuto particolarmente. La trama è troppo incentrata sulla protagonista e su quello che le capita, e lei è troppo concentrata, continuamente, sulla relazione con il suo amante, anche nei dettagli più intimi. Per la trama avrei dato a questo libro tre librovori. Eppure questo libro ha guadagnato un librovoro perché mi ha fatto fermare a riflettere. Cosa avrei fatto se mi fossi trovata nella stessa situazione? Nonostante la trama non mi abbia entusiasmato, sono contenta di aver letto questo libro proprio per questo aspetto.
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