Anno Librovoro Book Tag
A fine anno è tempo di fare bilanci e di ritornare con la mente alle avventure vissute negli ultimi dodici mesi. E’ così anche per noi: abbiamo voluto inventare un book tag molto personale, legato alle cose che abbiamo fatto quest’anno. Per ogni mese abbiamo annotato qualcosa di particolare che abbiamo vissuto, e ciascun avvenimento ci ha ispirato una domanda. Ripercorrete con noi questo 2018.
Gennaio: Visione Film Voldemort: the origins: non abbiamo vissuto grandi avventure in Gennaio, ma ci siamo prese una mezz’ora per vedere questo film che ci è piaciuto molto.
Un libro con un protagonista antieroe.
Gi: La notte dei desideri, di Michael Ende. Visto che questo è un book tag riepilogativo dell’anno, questa è la risposta perfetta per la domanda, perché ho dato questa risposta per tutto l’anno a domande simili.
Ma: Renegades, di Marissa Meyer. In sostanza i protagonisti di questo libro sono due, e non ho ancora capito chi è quello cattivo e chi quello buono.
Mi: Vicious, di V.E. Schwab. Questo è il libro in cui il protagonista e l’antagonista sono così antieroi da farti perdere la concezione del bene e del male. Insomma, in questa storia il concetto di antieroe è decisamente portato all’ennesima potenza, e non poteva non venirmi subito in mente con questa domanda.
Febbraio: Weekend a Firenze: due giorni passati insieme a Firenze, e innumerevoli ore passate nelle varie librerie a spulciare scaffali… cosa vogliamo di più dalla vita?
Un libro comprato a Firenze.
Gi: Chi è Mara Dyer, Michelle Hodkin. Questo acquisto è stato l’occasione migliore che mi sia capitata quest’anno, e sono stata felicissima di averlo comprato, perché era da tanto che lo volevo leggere e mi è piaciuto molto.
Ma: The Loneliest Girl in the Universe, di Lauren James. Quando l’ho visto mi ha subito attratto per la sua copertina sbrilluccicosa… e anche per la trama.
Mi: Blackbird, di N.D. Gomes. Ho voluto comprare questo libro perché, oltre alla trama interessante, ha anche una copertina splendida, che francamente è uno dei motivi per cui tendo a preferire la versione cartacea all’ebook. E’ un bel thriller, quindi sono contenta di averlo nella mia libreria, e non solo per il figurone che fa dal punto di vista estetico.
Marzo: Visita alla mostra “L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio”: alle volte facciamo anche cose culturali che non hanno direttamente a che fare con i libri, cosa credete!
Un classico senza tempo, apprezzato ancora oggi.
Gi: Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen. Se non avete pensato subito che io avrei dato questa risposta, allora vuol dire che siete capitati qui per caso ed è la prima volta che leggete questo blog.
Ma: Romeo e Giulietta, di William Shakespeare. Nonostante il finale tragico, penso sia uno dei pochi classici che ho adorato quest’anno.
Mi: Frankenstein, di Mary Shelley. Di tutti i classici che ho letto quest’anno, questo è senza dubbio il più moderno, per le problematiche etiche che solleva, e che mi hanno spinta a ragionare molto su questioni ancora oggi attuali.
Aprile: Gita a Bologna con altri librovori: una giornata memorabile, non solo per il numero di librerie visitate, ma anche per la compagnia di altri librovori.
Un libro comprato a Bologna.
Gi: Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, di Fannie Flagg. Alla fine è diventato il libro del club di lettura del mese di Giugno ed ha avuto molto successo. Altro acquisto azzeccato.
Ma: The Lotterys Plus One, di Emma Donoghue. Ho letto questo libro prima di averlo comprato, perché la librovora miki_tr me lo aveva prestato. Me ne sono tanto innamorata che appena l’ho visto sugli scaffali l’ho dovuto comprare anche io.
Mi: Fangirl, di Rainbow Rowell. Questa gita a Bologna è stata dedicata ad acquisti più del genere: “amo questo libro, non posso averlo solo in ebook” che del genere “che libro interessante, vediamo se mi piace”. Un esempio è Fangirl, uno dei libri che mi sono piaciuti di più nel 2017, e che finalmente ho aggiunto al mio scaffale.
Maggio: Concerto della Librovora Marty: che, se non lo sapete, fa canto lirico. Ed ha cantato una splendida aria interpretando un felino.
Un libro con uno o più gatti.
Gi: Io sono un gatto, di Natsume Soseki. Il protagonista di questo libro è un gatto e ci racconta il giappone all’alba del XX secolo.
Ma: La notte dei desideri, di Michael Ende. Un gatto e un corvo cercano di impedire a due stregoni di compiere un maleficio sulla popolazione ignara. Ci riusciranno?
Mi: L’Accalappiastreghe, di Walter Moers. Non cito mai questo libro dell’autore che ha per primo parlato di noi Librovore, ma non perché non sia assolutamente adorabile, come del resto tutti i suoi libri. Ma parlavamo di gatti… ecco, in realtà il protagonista di questa storia non è un gatto: si tratta di un raro esemplare di cratto, una creaturina assolutamente identica ad un micio se non per il fatto che sa parlare… mi passate lo stesso questa risposta?
Giugno: Gita di un giorno a Firenze: non paghe di esserci state un week end, siamo tornate a Firenze per una giornata di shopping.
Un libro che hai letto in un giorno.
Gi: Superior, di Jessica Lack. Quando l’ho iniziato sapevo che l’avrei finto in pochissimo tempo, ma non così poco: mi è bastata una mezz’ora.
Ma: Ash and Quill, di Rachel Caine. Sono sicura di aver letto questo libro in un giorno perché quando l’ho preso in mano non sono riuscita più a metterlo giù… e nel frattempo sono usciti anche diversi litri di lacrime.
Mi: Harry Potter and the Deathly Hallows, di J.K. Rowling. Mi capita abbastanza spesso di leggere un libro in un solo giorno, ma la storia di questo è abbastanza epica: il giorno dell’uscita del libro l’ho preso in mano circa alle otto della mattina, e alle due di notte l’avevo finito, senza alzare gli occhi dalle pagine: ho pranzato con il libro in mano e mi sono dimenticata della cena completamente. Quattordici ore filate. Sono sicura che ci avrei messo ancora di meno, se non fosse che all’epoca non ero così pratica di inglese come adesso.
Luglio: Rimini Comix: come ogni anno non siamo mancate a questo appuntamento.
Un libro legato al mare.
Gi: The Well of Lost Plot, di Jasper Fforde. Il questo terzo libro della serie Thursday Next si parla di un mare, non composto di acqua, ma di parole: The Text Sea. Sfortunatamente non è lo stesso mare che abbiamo incontrato al Rimini Comics.
Ma: This One Summer, di Mariko Temaki. Questa graphic novel parla di un’estate che le due protagoniste trascorrono nella casa al mare, e che le farà passare dall’infanzia all’adolescenza.
Mi: The Seafarer’s Kiss, di Julia Ember. Questo libro è per la maggior parte ambientato proprio in fondo al mare: si tratta di un retelling de La Sirenetta. Il mondo marino è un’ambientazione affascinante, ma in generale non ho amato affatto questo libro, anzi, l’ho trovato molto problematico nei contenuti e diverse cose mi hanno infastidito.
Agosto: Due settimane senza miki_tr: direste che quando il gatto non c’è le librovore ballano, invece non è stata la stessa cosa senza i nostri incontri settimanali.
Un libro incompleto.
Gi: Vox, di Christina Dalcher. Nella mia recensione sul libro, che è uscita da poco in questo blog, ho detto più volte che l’autrice avrebbe potuto sviluppare di più tutta l’ambientazione da lei creata.
Ma: Zaya, di Jean-David Morvan. Mi sono molto lamentata del fatto che secondo me questa graphic novel non è finita e che la storia è lasciata a metà.
Mi: Felsina Dracones, di Roberto Saguatti. Un libro con una premessa davvero interessante, ma decisamente finisce per dare l’idea di una bozza, sia per gli errori sparsi ovunque, sia per la storia incompleta e troppo affrettata in diversi punti.
Settembre: Milano: Harry Potter Exhibition: la mostra splendida sul mondo della Rowling in cui, con nostro grande stupore, mancava una sezione dedicata a Draco Malfoy…
Un libro senza un cattivo.
Ma: What if it’s Us, di Becky Albertalli e Adam Silvera. I personaggi sono tutti molto carini e coccolosi, anche se a volte dicono o fanno qualcosa che mi fa venire voglia di prenderli a schiaffi. Ma sono solo degli adolescenti.
Mi: If we were Villains, di M.L. Rio. Non scendo in dettagli perché spoilerare questo libro è un crimine veramente grave, ma possiamo dire che ci sono personaggi più o meno gradevoli in questa storia, ma nessun vero e proprio cattivo.
Ottobre: Preparazione Lucca Comics: forse succede qualche altra cosa in Ottobre, ma per noi è sempre quel mese magico in cui l’appuntamento annuale si avvicina, e ci prepariamo a partire.
Un libro che ti ha creato molte aspettative.
Gi: Il labirinto degli spiriti, di Carlos Ruiz Zafón. Ho voluto leggerlo dall’istante in cui ho saputo che era prevista la sua uscita e non mi ha deluso affatto.
Ma: Queen of Air and Darkness, di Cassandra Clare. Era da un anno e mezzo che aspettavo questa conclusione ed è tutto ciò che ho sempre voluto.
Mi: Il Cardellino, di Donna Tartt. Avevo talmente tante aspettative per questo libro che ho aspettato oltre sei anni per leggerlo. Sono molto contenta che, nonostante le mie altissime speranze, questo libro mi sia piaciuto persino di più di quanto pensavo.
Novembre: Lucca Comics: eccola, finalmente, la nostra avventura annuale che non può mancare e che ogni anno si rivela sempre più appassionante.
Un autore che leggeresti sempre.
Gi: Jasper Fforde. L’ho eletto come autore dell’anno: l’ho scoperto a marzo e mi ha accompagnato per il resto del 2018.
Ma: Marie Lu. Ho letto tutto quello che ha scritto e continuerò a leggere tutto quello che scriverà in futuro.
Mi: Ashley Poston. In realtà ce ne sono davvero tanti, ma mi è venuta in mente lei perché mi piace davvero molto come scrive, e non solo quello che scrive. Mi viene sempre da definire il suo stile “gradevole”, perché lo percepisco così: è un piacere leggere il modo in cui mette insieme le parole, oltre che le sue storie.
Dicembre: Tutte le cene delle feste: perché noi Librovore, come tutti, non possiamo fare a meno di festeggiare a tavola con tutti gli amici.
Un libro con tanti personaggi diversi.
Gio: Queen of Air and Darkness, di Cassandra Clare. Non potevo non pensare a questo libro: ho passato la maggior parte di dicembre a leggerlo.
Ma: Hear of Iron, di Ashley Poston. Mi hanno colpito molto i personaggi di questo libro perché non sono i soliti che ti aspetti da uno young adult.
Mi: Ink and Bone, di Rachel Caine. Mi viene in mente questo libro (questa serie, in verità) perché ci sono moltissimi personaggi e, a prescindere dal fatto che ho i miei preferiti, quando mi sono messa a leggere l’ultimo uscito della serie mi sono resa conto che mi interessava di tutti loro. Mi piacciono i libri corali e trovo che questa sia una grande qualità di questa serie.
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