8 febbraio 2021

Recensioni a tema, Febbraio 2021: Mondo nascosto.

 

Recensioni a tema, Febbraio 2021: Mondo nascosto.


Torniamo dopo un mese di stop a questa rubrica. Questo ritardo è dovuto ad una strana congiunzione astrale per la quale… ci siamo scordate dell’esistenza di questo tipo di post per un mese. Ci scusiamo con gli appassionati del genere. A questo proposito, ci scusiamo anche con chi stamattina voleva leggere qualcosa di corto e veloce. Ci siamo fatte prendere un po’ la mano dall’argomento. Che, come potete vedere dal titolo, è quello del mondo nascosto dentro un altro mondo, quindi non esattamente qualcosa che leggiamo poco… diciamo che avevamo l’imbarazzo della scelta! Parliamone… 



Librovora Gioneb: Mi ha sempre affascinato l’idea che ci fosse un mondo nascosto collegato al nostro che solo alcuni conoscono. Non a caso mi piacciono molto gli urban fantasy o il realismo magico. Ed è per questo che l’idea dietro a Nessun Dove, di Neil Gaiman, l’ho adorata dal primo momento. Nel romanzo di Gaiman, il protagonista scopre per caso una Londra parallela a quella in cui vive, una città sotto la città che solo pochi conoscono. Non a caso, gli abitanti la chiamano Londra Sotto, o London Below in inglese. La Londra immaginata da Gaiman è popolata da tutta quella gente che nella città sopra viene ignorata: i senzatetto, i pazzi e tutte quelle persone che fingiamo di non vedere quando camminiamo per la strada; e sono proprio queste persone che il protagonista incontra nel suo viaggio, ma qui non sono più come quelle che si trovano ai margini delle nostre strade, perché qui sono sorprendenti e magiche. Tutta la Londra di Sotto è un posto surreale in cui può succedere di tutto. Un’altra particolarità di questa Londra è che le fermate della metropolitana diventano letterali: ogni nome corrisponde a quello che c’è nei suoi dintorni, quindi a Earl’s Court c’è la corte di un conte e a Blackfriars ci sono dei monaci neri. Tutta questa società ruota attorno al Mercato Fluttuante, un mercato che si trova sempre in una posizione diversa e dove le persone vanno per scambiarsi le cose più disparate. Richard, il protagonista del libro, è un impiegato di Londra che vive una vita monotona dove l’unico tocco di colore sono i pupazzetti dei troll (quei piccoli troll con i capelli tutti all’insù e ognuno con un colore diverso e vistoso) che colleziona. La sua vita verrà capovolta quando incontrerà per caso Porta (sì, è il suo nome e capirete perché) e le salverà la vita. La ragazza fa parte della Londra di Sotto ed ha il potere di aprire qualsiasi porta e di crearne dal nulla. Grazie a questo incontro Richard, e il lettore con lui, scoprirà le meraviglie della Londra di Sotto e incontrerà personaggi spettacolari come il Marchese di Carabas.


Librovora Marty: Questo è un tema che apprezzo particolarmente, perché, se una storia è fatta bene, ci si ritrova a leggere di mondi particolari che mettono in risalto tutta la creatività dello scrittore. 

La serie di cui parlo oggi, però, non contiene mondi fantascientifici pieni di esseri misteriosi.

Nella trilogia delle Gemme, di Kerstin Gier, scopriamo un’organizzazione segreta, la loggia dei Guardiani, primariamente composta da due Famiglie, i DeVilleau e i Montrose, oltre ad altri associati.

Il tema principale del libro sono i viaggi nel tempo: solo alcuni membri di queste due famiglie hanno questa preziosa capacità, e sono quindi molto importanti per l’associazione, che li guida nella loro missione.

Questi personaggi importanti sono sparsi nei secoli e sono destinati a questo incarico fin dalla nascita, visto che sono proprio individuati e riconosciuti come tali grazie alla loro data di nascita. Ciascuno di loro è anche rappresentato da una pietra preziosa, e i membri dell’organizzazione, per mostrare rispetto, spesso si rivolgono a loro chiamandoli con la loro pietra identificativa. Nel libro stesso sono disegnati gli alberi genealogici delle due famiglie, in modo che il lettore possa sempre identificare i viaggiatori del tempo che si sono susseguiti nel corso dei secoli. Come tutte le organizzazioni, anche questa ha uno scopo: raccogliere il sangue dei viaggiatori per scoprire il segreto dentro al Cronografo, l’oggetto che permette al viaggiatore di compiere i salti nel tempo in maniera controllata, invece che lasciarli andare allo sbaraglio. Ben presto i segreti della loggia vengono alla luce e i personaggi principali cercano di destreggiarsi tra i sotterfugi dei Guardiani, provando comunque a terminare la missione loro assegnata.

Mi ha colpito fin dall’inizio come l’autrice abbia creato un sistema semi-gerarchico, in cui i viaggiatori del tempo sono ritenuti stimati e altamente importanti per la loggia, ma allo stesso tempo sono anche fortemente controllati da essa, in quanto non sono liberi di viaggiare nel tempo se non con l’aiuto del Cronografo, e dei Guardiani stessi. 

Ovviamente tutti i segreti della loggia sono tenuti ben nascosti alla popolazione comune, e a volte anche ad alcuni associati. In conclusione, la struttura del mondo creato è molto complessa e interessante, ma ancora oggi ne ricordo bene i dettagli, quindi ha fatto colpo.


Librovora miki_tr: Il mondo nascosto dentro il nostro mondo ordinario è uno di quei temi che di solito mi piacciono. Ma negli ultimi tempi ho scoperto una variante sul tema, sulla cui efficacia, per la verità, ho ancora qualche dubbio, che vorrei col tempo dissipare. Il libro che mi ha fatto saltare all’occhio la possibilità di nascondere un mondo magico e segreto dentro un altro mondo magico e segreto è Nevermoor, the Trials of Morrigan Crow, di Jessica Townsend. Questo libro è anche il motivo per cui non sono sicurissima di quanto questo tipo di storia sia efficace. Nel libro in questione, che per la verità è il primo di una serie che, stando a quel che si dice, dovrebbe essere decisamente epica con qualcosa come dieci libri, leggiamo una breve prima parte che stabilisce le regole in un paese che ha una sua storia e delle tradizioni che noi lettori dobbiamo imparare a conoscere da zero, visto che non hanno molto in comune con il mondo che conosciamo. Nella migliore tradizione letteraria, dopo la prima introduzione, la protagonista, una bambina di dieci anni che si chiama Morrigan Crow e che, stando alle regole del mondo, dovrebbe morire entro il suo prossimo compleanno a causa di una maledizione, viene rapita da un improbabile salvatore e portata in un mondo segreto, misterioso e pieno di meraviglie. Sappiamo come si muove questo tipo di narrazione; quello che stupisce è che questo classico approccio crea una certa confusione nella storia, perché il lettore (a differenza di Morrigan e degli altri personaggi) ha pochi elementi per distinguere un mondo fantastico da un altro, soprattutto perché il mondo di origine viene raccontato brevemente e in maniera insufficiente: infatti già nel secondo libro non si può capire fino alla fine esattamente cosa stia succedendo, perché uno degli equivoci che mandano avanti la storia si basa sulla conoscenza delle tradizioni del mondo originale, che i personaggi conoscono (anche se le ricordano solo al momento giusto), ma i lettori non hanno mai sentito raccontare. Trovo che questo aspetto, quindi, sia allo stesso tempo un punto debole di questa serie (almeno nei primi due libri, che sono quelli che ho letto), e una comodità per l’autrice, che può cambiare le regole del gioco a suo piacimento, senza risponderne a nessuno. Questo è il motivo per cui sono scettica su questo genere di mondo segreto, e sarei curiosa di capire se nelle mani di un autore diverso questi miei dubbi verrebbero chiariti.

 


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