9 settembre 2019

Top Ten delle serie che ho abbandonato, ma potrei riprendere

Top Ten delle serie che ho abbandonato, ma potrei riprendere
a cura della Librovora Gioneb

L’inizio di settembre mi è sempre sembrato il momento in cui iniziare a mettere le cose in ordine, visto che mancano solo quattro mesi alla fine dell’anno ed è il momento giusto per pianificare le mie prossime letture. In quanto librovora, ci sono due macro argomenti su cui lavorare: la nostra reading challenge e le varie serie iniziate. Con il primo sono messa bene e ho già un piano, mentre gestire le serie è più complicato perché, in realtà, ne ho molte aperte di cui non tengo più traccia; questa top ten è il mio modo per mettere un po’ di ordine.
Vi presento, quindi, le serie che ho abbandonato, dalla più probabile che riprenda, alla meno. Nessuna di queste la troverete nella conta delle serie che trovate nei preferiti.


1- Wolf by Wolf, di Ryan Graudin (Wolf by Wolf, #1).
Ho letto il primo libro di questa serie con il club di lettura e, come trovate scritto nel wrap up di quel mese, se non fosse stato per esso non l’avrei letto. Questo è principalmente il motivo per cui ho deciso di non leggere il seguito, né di contare la serie tra quelle in corso.
Il libro mi è anche piaciuto e un po’ di curiosità su come procede la storie c’è, ma aspetto di aver meno serie da finire e che anche le altre due librovore l’abbiano letto per, eventualmente, leggerlo. 
Questo libro è stato votato al club perché molte recensioni dicevano che aveva un finale chiuso. Se siete in dubbio di leggerlo perché fa parte di una duologia, vi dico di pensarci bene, perché è vero che la gara finisce e con essa la missione, ma rimane tutto il dopo da raccontare. 

2- A Study in Scarlet Women, di Sherry Thomas (Lady Sherlock #1).
Credevo molto in questo libro: adoro Sherlock Holmes e il fatto che fosse una donna mi aveva convinto. Il mio problema è stata la protagonista, che non mi ha colpito per niente. Mi aspettavo qualcosa di simile a Stalking Jack the Ripper e invece mi sono trovata una specie di Orgoglio e Pregiudizio con un omicidio (Forse il collegamento con Orgoglio e Pregiudizio è un po’ azzardato, ma mi è venuto così e non ho trovato alternative). Neanche il mistero su cui ruota il libro mi ha convinto, né il modo in cui è stato gestito e, infatti, ripensando adesso al libro mentre scrivo questa top ten, mi viene il dubbio: qual era già l’omicidio da risolvere? 
In futuro, però, potrei dare una seconda chance alla serie perché, avendo passato la fase “diventare Sherlock Holmes” potrebbe arrivare la fase “essere Sherlock Holmes”… Vedremo. 

3- A Natural History of Dragons, di Marie Brennan (The Memoirs of Lady Trent, #1).
Il motivo per cui non ho letto il seguito e per cui potrei non farlo mai è che avevo moltissime aspettative per A Natural History of Dragons, ma il libro non le ha mantenute, anche se in un primo momento mi aveva soddisfatto tanto da assegnargli un bollino. In realtà per un primo periodo ho anche pensato di continuare con la serie, poi mi sono resa conto che continuavo snobbare il secondo libro, quindi ho deciso di depennare The Memoirs of Lady Trent dall’elenco delle serie in corso.
Alla fine, la serie parla di draghi e io adoro i draghi, quindi ogni tanto penso di continuarlo.

4- Multiversum, di Leonardo Patrignani (Multiversum, #1).
Il motivo per cui non ho intenzione di continuare la serie è che non mi ricordo molto di quello che è successo nel primo libro.
Per continuare questa serie dovrei procurarmi tutti e tre i libri e rileggere il primo. Comprarli tutti non è un'opzione, perché ho paura che fin dall’inizio non mi piaccia così tanto come quando l’ho letto la prima volta. Dovrei guardare in biblioteca, ma ormai non ci vado più… e dire che è in una posizione comoda.
Questa è una delle serie che potrei riprendere anche solo perché l’autore è italiano e la trama gira attorno a un concetto che mi affascina: il multiverso, ovvero l'esistenza di universi che esistono fuori del nostro spaziotempo, spesso denominati dimensioni parallele. 

5- Il dardo e la rosa, di Jaqueline Carey (Trilogia di Phèdre, #1).
In questo caso non mi riferisco alla Trilogia di Phèdre, ma a tutta la serie, che in inglese si chiama Kushiel's Universe (non so come sia in italiano).
La trilogia iniziale l’ho letta tutta, ma quando ho saputo che esisteva un’altra trilogia che era il suo seguito e che come protagonista aveva un certo bambino (sto sul vago per evitare spoiler), non ero così sicura di leggerla. Alla fine la decisione è stata dettata dal fatto che non ho trovato i seguiti da nessuna parte, e poi ho smesso di cercarli.
Ogni tanto penso alla trilogia e al fatto che vorrei ritornare in quel mondo, ma non lo faccio mai.

6- The Giver, di Lois Lowry (The Giver, #1).
Un’altra serie iniziata con il club di lettura. I seguiti di questo libro sono stati scritti molto dopo e, nonostante il finale aperto, The Giver basta così com’è. Quello che l’autore voleva dire tramite questa distopia è stato detto, o almeno, così mi è sembrato.
Questo è il motivo per cui non ho letto il seguito; solo che un po’ di curiosità per come continua la storia mi è rimasta addosso.

7- The Golem and the Jinni, di Helene Wecker (The Golem and the Jinni, #1).
Quando ho messo in TBR questo libro non esisteva il seguito. Quando ho letto il libro, il seguito non era ancora uscito: uscirà nel 2020. Visto che è passato qualche anno tra quando ho scoperto questo libro e quando l’ho voluto effettivamente leggere, ho pensato che fosse autoconclusivo. Ed è così.
Se il libro mi avesse preso di più e se i personaggi mi fossero piaciuti di più, forse avrei iniziato ad aspettare con ansia il suo seguito, o almeno avrei cercato qualche notizia in più sulla sua data di uscita.
Detto questo, al libro ho dato tre librovori su cinque, quindi, se siete indecisi se leggerlo o no, vi dico di provarci.

8- The Case of the Missing Books, di Ian Sansom (Mobile Library Mystery, #1).
Questo libro ha un sequel? Anzi, ad oggi, la serie è composta da quattro libri!
La scoperta dell’esistenza di altre disavventure di Israel Armstrong è avvenuta poco tempo fa e forse è dovuta al fatto che non esistono in italiano.
Nonostante il primo libro mi abbia un po’ deluso, ho una piccola voglia di leggere i seguiti, almeno di provarci. Forse in lingua originale sono meglio. 
Sono sempre una librovora e i libri che parlano di libri hanno un gran fascino su di me. 

9- Il tesoro dell'imperatore, di Steve Berry (Cotton Malone, #5).
Ho letto molti dei libri con protagonista Cotton Malone e, ogni volta che ne vedo uno nuovo, ho la tentazione di comprarlo, ma evito, visto che è passato il momento in cui avevo voglia di thriller e ne sono stati pubblicati di più interessanti.
Ho inserito Il tesoro dell'imperatore in questa top ten perché l’ho comprato quando l’ho trovato in offerta sul kindle store. Non li ho mai letti in ordine e quindi non mi importa che sia il quinto o il sesto libro. Il bello delle serie thriller è proprio questo: non è necessario leggerle in ordine cronologico.

10- Le sette sorelle, di Lucinda Riley (The Seven Sisters #1).
C’è stato un periodo, più o meno nei primi anni di università, in cui leggevo moltissimi romanzi rosa. In quel periodo ho letto tutti i romanzi della Riley che la mia biblioteca aveva a disposizione.
Quando è uscita la serie, la voglia di romanzi rosa era già diminuita drasticamente, ma le ho voluto comunque dare una chance. Il libro è anche carino e l’idea che ogni libro racconti la storia di una delle sette sorelle, tutte di origini diverse e con il nome di una stella, mi piace anche. Quando ho finito il primo non era ancora uscito in italiano il secondo, quindi ho abbandonato la serie.
Adesso che potrei trovare il seguito in biblioteca non ho voglia di farlo.

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