14 settembre 2019

Caro Diario...


Il mese passato, se non ve ne siete accorti seguendo questo blog, è stato intenso e complesso per noi Librovore. Abbiamo partecipato ai M.A.G.O. del Magical Readathon, un’esperienza un po’ nuova, per noi. Proprio per riflettere su quello che abbiamo vissuto e imparato in questa avventura, la nostra Librovora Gioneb ha messo le sue riflessioni nero su bianco in una pagina di diario; poi ha invitato le sue colleghe Librovore a fare altrettanto. Quello che vi facciamo leggere oggi, quindi, sono le nostre considerazioni spontanee su quello che ha rappresentato per noi questa sfida.



Estratto dal diario della librovora Gioneb.
Agosto è finito e con esso anche il Readathon. Adesso che non devo più pianificare ogni singolo incastro di lettura, scovare un libro con un fiore in copertina che sia anche bello e leggibile in pochissimo tempo, finire a tutti costi il libro anche se non mi sta piacendo, o leggere un libro solo perché è perfetto per un prompt che sblocca molte carriere, mi sento liberata da un peso. E’ come se fossi arrivata alla fine di una corsa ad ostacoli; una corsa che mi sono divertita a fare, ma non mi ero resa conto di quanto fosse pesante. Alla fine ci ho messo all'incirca 20 giorni per fare la carriera che mi ero prefissata (Mind Medic) ed ho anche letto qualche libro non necessario ad essa, nel frattempo. Proprio l'aver raggiunto questo primo grande obiettivo così, relativamente, presto, ha fatto sì che dopo mi trovassi spaesata. E adesso? Ho ancora 10 giorni, perché non tentare di leggerli tutti? Tutti è un po' esagerato, però posso cercare di raggiungere altre carriere…  Per una Corvonero ascendente Serpeverde come me, l'idea di completare più carriere possibili è stata troppo allettante, quindi alla fine sono diventata:
- Mind Medic (Guaritore della Mente)
- Auror
- Professore di Incantesimi
- Membro del ministero nel Dipartimento Applicazione della Legge sulla Magia
- Veggente
Per un solo prompt non sono diventata Bibliotecaria né Guaritrice. 
Il mio problema con questa sfacchinata è stato che, una volta conclusa, mi sono chiesta se ne valesse la pena: troppi libri in poco tempo. Mentre scrivevo il wrap up di alcuni libri letti qualche giorno prima, mi sono resa conto che c'è stata della superficialità nella mia lettura e questo ha portato a solo un bollino assegnato su 23 libri.

Readathon
Pro: Ti spinge a leggere molti libri in poco tempo.
Contro: Ti spinge a leggere troppi libri in poco tempo.

Credo che le mie colleghe librovore abbiano vissuto il Readathon in modo diverso, chissà cosa ne pensano. Non vedo l'ora di sbirciare nelle loro pagine di diario.

Estratto dal diario della librovora miki_tr. 
Caro diario, mi chiedi, cosa ho pensato dell’esperienza di questo Readathon?
Non è facile capirlo così a ridosso di questa avventura. Quando è finito ero stanca, distrutta. Ho deciso di sforzarmi di concludere un paio di giorni prima della scadenza per avere la possibilità di concedermi qualche giorno senza bisogno di aprire un libro. Eppure… neanche due giorni dopo aver concluso il readathon, ho ricominciato a leggere, con molta più voglia e carica di quella che avevo a fine luglio. Questo è l’effetto che mi ha fatto il Readathon: mi ha stancato e messo alla prova, e insieme ricaricato. 
Devo dire un paio di cose, forse, per spiegare perché il Readathon mi fa questo effetto. La prima è che non ho cercato, in agosto, di leggere più velocemente del solito. Ho letto più strategicamente, ma soprattutto, ho dedicato più tempo alla lettura di quanto faccio di solito. La televisione è rimasta spenta quasi tutto il mese (probabilmente sarebbe stata spenta tutto il mese se non fosse nel mentre caduto il governo), e ho una chiarissima immagine di me che apro Pinterest per accorgermi improvvisamente di avere oltre cento notifiche, perché non lo guardavo da giorni. Il mio tempo libero è stato speso quasi esclusivamente in libri. Questo ha fatto sì che mi godessi comunque quello che leggevo: so benissimo che tante volte quello che mi fa leggere meno è la sfatica di aprire il libro, ma che, una volta iniziato, posso leggere per ore senza annoiarmi.
Un’altro vantaggio, per me, di impegnarmi in un readathon, è avere una TBR guidata da prompt e pianificata per tempo. In parte perché mi stimola, ma non solo; anche perché quando ho dei limiti e delle linee guida non mi perdo in mille diverse idee. Spesso, quando inizio un libro e lo scelgo sul momento, parto carica e, attorno al primo quarto, che è il punto in cui la lettura si fa più difficoltosa per me, mi perdo a pensare che avrei potuto scegliere un altro libro, o a pensare a cosa potrei leggere dopo. A volte arranco per tutta la parte centrale di un libro, avendo esaurito la spinta della curiosità e senza la ripresa di energie che mi dà vedere la fine della storia a portata di mano. Durante un Readathon, in questa fase, non mi perdo a pensare a cosa vorrei aver letto invece di quello che sto leggendo, e questo aiuta moltissimo la mia concentrazione e mi spinge ad andare avanti più velocemente. 
Per questo Readathon ho deciso di mettermi alla prova e tentare l’impresa di leggere un libro per ciascun prompt; ho creduto per la maggior parte del tempo di non farcela, e sono tuttora convinta che l’unica cosa che mi ha permesso di arrivare in fondo sia stata la fortuna di beccare, nel momento intorno a metà mese in cui le cose si facevano più difficili, una serie di libri che mi sono piaciuti molto e che mi hanno caricato; passata quell’ondata positiva, ero ad un punto in cui improvvisamente sembrava possibile farcela, e questo mi ha aiutato.
Quindi, in sostanza, come è stata questa esperienza del Readathon? E’ stata positiva quanto stancante, per me, senza dubbio. Non vedo l’ora di ripeterla, onestamente. Anche se penso che possa essere il mio lato più folle a parlare.
Miki


Estratto dal diario della librovora Marty.
Carissima e impaziente librovora Gioneb… anche chiamata, per questa specialissima occasione, “diario”.
Come forse si sarà già capito da un po’, a me i Readathon non fanno particolarmente impazzire. Mi fa venire un poco di ansia sapere che devo leggere un particolare numero di libri, con certe caratteristiche, in un tempo abbastanza limitato. Un conto è partecipare ad una Reading Challenge annuale, con un anno di tempo per completarla; un conto è avere un mese per leggere un numero imprecisato tra 3 e 37 libri, che possibilmente mi devono anche piacere, e che alla fine devo anche apprezzare e soprattutto ricordare. Ho comunque partecipato volentieri a questo Readathon, perché era a tema Harry Potter, e dopo aver fatto i G.U.F.O. in Aprile (stressante esperienza anche quella) mi sarebbe dispiaciuto non finire la cosa e non fare anche i M.A.G.O.
Sapendo già che questa esperienza e questo mese sarebbero stati lunghi e stancanti, ho elaborato un piano d’azione e attacco per affrontare il tutto in tranquillità e arrivare viva e sana di mente a Settembre.
Quindi ho fatto:
-Una lista di libri corti che sembravano interessanti.
-Una lista di libri di lunghezza media, ma che già volevo leggere fortemente da tempo.
Sono andata poi a vedere con quali prompt sarebbero potuti andare bene questi libri, e ho fatto anche in questo caso una lista di quelli che avrei potuto completare. Solo dopo ho controllato con quali carriere erano compatibili i prompt da me scelti, che erano due o tre se non ricordo male, e da lì ho scelto quella che volevo intraprendere e di cui sono molto soddisfatta: 
Membro del Ministero della Magia, Dipartimento di Cooperazione Magica Internazionale.
Certo, ho dovuto fare alcuni aggiustamenti. Non ho trovato un libro per tutti i prompt che mi servivano al primo colpo, ma sono comunque riuscita ad aggiustare la mia TBR durante il mese con scelte soddisfacenti. Alla fine sono riuscita anche a sostenere qualche M.A.G.O. in più del previsto, grazie a qualche storiella trovata per caso che mi andava di leggere sul momento, e che è rientrata in qualche prompt. A fine mese ero molto soddisfatta delle mie scelte. Nessuna delle mie letture non mi è piaciuta, ho dato anche voti particolarmente alti, e sono arrivata a Settembre con voglia di leggere tutto quello che sarebbe uscito in futuro. Ansia a parte, è stata una bella esperienza, che penso ripeterò anche l’anno prossimo, utilizzando sempre questa utile strategia di organizzazione, che per me si è rivelata vincente. 
Alla prossima, caro “diario”.
Marty

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