Top ten dei libri di cui dovrei spoilerare il finale,
a cura della librovora Miki_TR.
Non sono impazzita: so bene che non è mai una buona cosa spoilerare il finale di un libro. Quindi, iniziamo questa Top Ten con una doverosa premessa: non spoilererò il finale di nessun libro, in questo post. Anzi.
Però ci sono dei libri di cui vorrei parlare, e tanto, e che vorrei consigliare a destra e a manca (e, onestamente, lo faccio); però, quando mi trovo a spiegare perché mi piacciono e perché li consiglio, mi trovo sempre alle prese con lo stesso problema: per spiegare la mia preferenza dovrei spoilerare il finale.
Così ho deciso di creare questa Top Ten che, in fondo, altro non è che una classica Top Ten di raccomandazioni; ma raccomandazioni, per così dire, a scatola chiusa, perché non posso dirvi davvero qual è il motivo per cui dovete leggere il libro senza spoilerare qualcosa di fondamentale. Mi avete sentito parlare di uno di questi libri senza convincervi che valga la pena leggerlo, perché nessuno degli elementi che ho citato vi ha colpito? Ecco, ora sapete perché: dovete leggerli per il finale. Di cui ovviamente non posso parlare.
La Canzone di Achille, di Madeline Miller.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: la storia d’amore (e se lo dico io…) e l’ambientazione, sicuramente.
Il Cecchino Paziente, di Arturo Pérez Reverte.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: imparare qualcosa sul mondo dei graffiti.
Deposing Nathan, di Zack Smedley.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: Nathan e Cam, ma soprattutto Cam. Non serve altro.
Kingdom of Needle and Bone, di Mira Grant.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: andiamo, è sempre un buon giorno per un bel distopico a tema pandemia, no?
They Went Left, di Monica Hesse.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: amate piangere tutte le vostre lacrime? Questo libro fa per voi. E non sto parlando del finale.
The Intoxicating Mr. Lavelle, di Neil Blackmore.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: Horace Lavelle, in primis.
Quando mi troverai, di Rebecca Stead.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: Si legge che è un piacere perché è un libro costruito bene.
Night of the Mannequins, di Stephen Graham Jones.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: il gusto dell’assurdo, senza dubbio, per non parlare della voce narrante, che è squisita.
Bonus: le serie.
Perché il finale imperdibile, alle volte, è un finale parziale: nel caso di questi due libri, stiamo parlando non di un finale della storia intera, ma del finale di un libro che non è l’ultimo della serie. Non che spoilerarlo sia un crimine meno grave, anzi: certe meraviglie non devono essere rovinate, per nessun motivo.
The Well of Ascension, di Brandon Sanderson.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: l’ambientazione e, soprattutto, il sistema magico. Roba di un altro livello rispetto a tutto quello che avete letto prima, garantito.
Thunderhead, di Neal Shusterman.
Altri buoni motivi per leggere questo libro: la politica, nonché proprio lui, il Thunderhead.
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