Covers Vs Cover: Settembre 2021
Cominciamo a finire le cover da proporre per questo gioco, onestamente… Dal prossimo mese dovremo inventarci qualcosa per questa rubrica, anche perché (SPOILER) settembre al momento non si sta affatto rivelando un buon mese per le letture, tutt’altro. Qualcosa inventeremo. Intanto scopriamo se questo mese abbiamo trovato qualche perla.
The Diamond Thief, di Sharon Gosling.
Gi: La seconda è più particolare, e il secondo e terzo libro della serie hanno lo stesso stile. La prima però rende meglio l’ambientazione del libro, ovvero Londra, ‘800 e soprattutto Steampunk.
Ma: La seconda. Non mi piacciono le persone sulla copertina… anche se la seconda mi ricorda più un fumetto che un libro.
Mi: Senza dubbio preferisco la seconda. Anche se la prima mi fa pensare a qualcosa in stile Stalking Jack the Ripper, la seconda graficamente è veramente bella.
The Perfectly Proper Paranormal Museum, di Kirsten Weiss
Gi: Io dico che sono due copertine totalmente diverse per molte cose, ma alla fine sono uguali, nel senso che sembrano uguali al primo impatto, ma poi noti tutti i dettagli diversi tra le due. Forse perché sono più abituata a vederla (è quella del mio libro), preferisco la prima.
Ma: Ma, di fondo, qual è la differenza tra le due? Nella seconda vedo meglio il gatto e, soprattutto, il nome dell’autrice, che nella prima si perde nel pavimento quadrettato. Insomma, più che un confronto tra le copertine, sembra un “trova le differenze”…
Mi: Sembrano due immagini uscite da uno di quei giochi in cui devi trovare gli oggetti nascosti… Comunque in realtà non mi dispiacciono entrambe, forse proprio per questo. Così a sentimento, mi piace più la prima per i colori più in contrasto.
Speak, di Laurie Halse Anderson
Gi: Come primo impatto sembrano due libri diversi, uno più vecchio e uno più recente. Forse mi incuriosirebbe più la seconda, per la persona costruita dai rami degli alberi che sembrano vene, e la bocca coperta con la scritta Speak.
Ma: Ho già detto che non mi piacciono le persone in copertina? Per i miei gusti, se vedessi un libro con la prima copertina non lo prenderei in considerazione, mentre la seconda almeno mi fa immaginare una vaga trama.
Mi: La seconda è più bella, secondo me. Però c’è da dire che mi fa pensare più ad un mystery, mentre invece il libro è tutt’altro, e forse in questo senso è più adatta la prima.
Quando mi troverai, di Rebecca Stead.
Gi: Ignorerei un libro con la prima copertina. La seconda invece è più particolare, e quindi mi attirerebbe di più.
Ma: Non mi piacciono le persone sulla copertina, parte terza. Mi piace più la seconda, soprattutto per lo stile del disegno.
Mi: Io faccio notare che non ho trovato la copertina dell’edizione che ho io, e che è quella che mi attirato. Comunque concettualmente quella che preferisco è la seconda, che ha la stessa idea di base della mia. La prima non l’avrei mai presa in considerazione.
Belcanto, di Ann Patchett.
Gi: Mi ha colpito vedere la seconda copertina, che ho scoperto da poco, dopo aver letto il libro, perché rende molto di più la storia rispetto alla prima. Anche se nessuna delle due mi fa impazzire.
Ma: Ora. Parliamone. Sono due libri diversi, vero? Il primo è ambientato nel passato, il secondo… nel futuro? Forse il secondo è il seguito? Detto questo, a me non piacciono queste copertine. Nessuna delle due.
Mi: Non mi entusiasma nessuna delle due copertine. Però probabilmente leggerei la trama di entrambi i libri, perché mi fanno pensare a due copertine non belle di libri interessanti. Se devo scegliere, preferisco la seconda, perché crea un’atmosfera più complessa, mettendo al centro una scena invece che una sola persona.
La Ragazza del Bauhaus, di Theresia Enzensberger
Gi: Capisco il senso dell’immagine della seconda copertina, ma non mi piace come è stata sviluppata. Atmosfera, vestiti, luci, rendo l’idea, ma nell’insieme la foto non mi piace. Allo stesso modo, titolo e autrice sono messi da parte e se, per l’autore, capita spesso, il titolo dovrebbe essere un po’ più grande. Così il punto focale è la massa di persone, e non il libro stesso. Quindi, se non si era capito, mi piace più la prima, che è anche quella che mi ha fatto notare il libro in libreria.
Ma: Per come è fatta la seconda copertina, penso non mi sarebbe piaciuta neanche se non ci fossero state persone fotografate. Preferisco la semplicità della prima, perché la seconda è troppo piena.
Mi: Il modo in cui è messo il titolo nella seconda copertina è inguardabile. Ciò detto, le due cover danno l’impressione di due libri diversi, e incredibilmente ci prendono entrambe. La prima rappresenta bene la protagonista, la seconda l’ambiente che è quasi un protagonista a sé. Esteticamente, comunque, preferisco la prima.
I Kill Giants, di Joe Kelly
Gi: Non mi piace la scelta di colore in nessuna delle due, soprattutto l’arancione acceso della prima. In realtà, neanche la grafica e il disegno mi piacciono particolarmente, per entrambe. Tra le due, la seconda è un po’ meglio, anche se, forse perché è piccolo, il senso del disegno è meno chiaro.
Ma: Non ho scelto di leggere questa graphic novel per le copertine (che è strano, perché di solito la cover di una graphic novel è bella). La scelta dei colori è comunque azzardata. Detto questo, la prima almeno è più chiara, anche se lo sguardo del personaggio è inquietante…
Mi: Non sono una fan. Tra le due, meglio la prima, perché almeno capisco cosa c’è disegnato. Però non è che mi facciano impazzire…
The Plastic Magician, di Charlie N. Holmberg.
Gi: La seconda copertina riprende lo stile della serie di cui questo libro è uno spin off, quindi mi chiedo perché non sia stata usata dall’inizio. Comunque in modo diverso mi piacciono tutte e due.
Ma: A me la seconda non piace. Mi sembra finta, non come se fosse fatta per proseguire con lo stile della serie, ma più come se qualcuno avesse scopiazzato con photoshop dalla serie originale. Mi piace più la prima.
Mi: Esteticamente, preferisco la prima. Concettualmente, preferisco la seconda: mi sono sempre chiesta perché non abbiano continuato con lo stile delle copertine della serie. Però in realtà la seconda sembra un’imitazione, più che parte integrante della serie. Quindi, proprio per questo, preferisco la prima.
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