11 agosto 2022

Pokemon Go Book Tag

 

Pokemon Go Book Tag


Sarà che il clima lo permette (nel senso che non piove), sarà che siamo tutte e tre librovore appassionate di pokémon, sarà che ci incoraggiamo l’un l’altra. Fatto sta che da un po’ di tempo, tutte e tre siamo tornate a giocare a Pokemon Go. Ovviamente, quindi, abbiamo deciso di fare un Book Tag a tema; in realtà avevamo fatto qualcosa del genere agli albori di questo blog, ma da allora sono cambiate un sacco di cose nel gioco… quindi abbiamo un’altra occasione di parlarne. E di parlare di libri, ovviamente!



-Tornare a giocare dopo un periodo di pausa: Un seguito che è uscito dopo parecchio tempo.

GI: Ritorno a Whistle Stop, di Fannie Flagg, che è il seguito di Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop, ed è uscito circa trent’anni dopo il primo.


MA: La rivincita, di Lois Lowry e seguiti. I seguiti di The Giver sono usciti parecchio tempo dopo il primo libro, ma è impressionante vedere quanto le storie si collegano perfettamente all'inizio della serie.


MI: Ho scoperto di recente che uno dei libri che ricordo con più piacere dalla mia infanzia, uscito nel 1984, dal 2004 ha un seguito, che presto leggerò: si tratta di Parasite Pig, di William Sleator.


-I pacchi amicizia: Un libro che è piaciuto a te e agli amici che l’hanno letto.

GI: Il club del libro e delle bucce di patate di Guernesey, di Mary Ann Shaffer, Annie Barrows. 

Uno dei pochi che per una volta ho fatto scoprire io alle altre due librovore.


MA: The Prince and the Dressmaker, di Jen Wang. Una graphic novel che mi ha scaldato subito il cuoricino, e che non ho potuto far a meno di passare alle altre librovore.



MI: Indovinate? The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Ovviamente. L’ho praticamente messo nelle mani di chiunque perché lo leggesse, e al momento il risultato è un 100% di amore…



-Il Raid: Un libro con tanti personaggi variegati.

GI: Memoirs of an imaginary Friend, di Matthew Dicks. Gli amici immaginari che incontra il protagonista sono uno più strano dell’altro.


MA: If We Were Villains, di M.L. Rio. I personaggi sono tutti studenti di una scuola, diversissimi tra di loro, ma con un segreto che li accomuna.


MI: La Città dei Libri Sognanti, di Walter Moers, e in generale tutti i libri di Zamonia, hanno tantissimi personaggi, e sono tutti assolutamente meravigliosi! Cosa c’è di più variegato di libri che hanno come protagonisti Vermicchioni, Croccamauri, Tenebroni, e addirittura un Cratto!



-Il Team Rocket e i Pokémon Ombra: Un libro o una serie con un bel cattivo o dei bei cattivi.

GI: Quando si parla di bei cattivi, il primo che mi viene in mente è sempre Valentine, da The Mortal Instruments di Cassandra Clare.



MA: Mi è sempre piaciuto il tocco di follia di Sebastian/Jonathan Morgenstern, da The Mortal Instruments di Cassandra Clare.


MI: Trovo che il “cattivo” di Under the Whispering Door, di T.J. Klune, sia un personaggio molto affascinante, anche se forse non è proprio un cattivo in senso stretto.


-Il Community Day: Un bel libro che hanno letto in tanti.

GI: The Witcher, di Andrzej Sapkowski. Probabilmente c’è più gente che ha giocato al gioco, rispetto a chi ha almeno iniziato la serie.


MA: Nimona, di N.D. Stevenson. Oltre ad avere il disegno molto bello, la storia sembra leggera, ma ha dei risvolti molto interessanti verso la fine.


MI: Ma posso rispondere Harry Potter, o non vale? (Vale, vale…)


-Il Pokémon Compagno/Buddy: Un libro che ti porteresti dietro ovunque.

GI: Ho sempre pensato che Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen, sia un libro da avere sempre a portata di mano; e infatti è presente anche nel mio telefono grazie all’app del Kindle.


MA: Per me c’è solo una risposta corretta, ed è Harry Potter.

MI: Per me la risposta corretta è quella della Librovora Marty, ma siccome la mia collezione di Harry Potter avrebbe bisogno di una valigia dedicata per essere portata in giro, forse farei meglio a scegliere Dio di Illusioni, di Donna Tartt. Quello è un libro che rileggerei all’infinito… a dire il vero, sono vent’anni ormai che lo leggo spesso e volentieri.



-Le Megaevoluzioni: Un libro che sembrava uno stand alone, e invece…

GI: Nightbooks, di J.A. White. Sta per uscire un seguito del libro e io l’ho scoperto qualche giorno fa solo perché ho aperto la pagina di Goodreads per il wrap up di luglio.


MA: Aristotle and Dante Discover the Secrets of the Universe, di Benjamin Alire Sáenz. Quando ho letto il libro diversi anni fa non era in previsione un seguito, infatti solo qualche anno dopo l’hanno annunciato, e i due libri sono usciti a nove anni di distanza l’uno dall’altro. 


MI: Il seguito di The Shadow Moth, di Francesca Gibbons, è stato annunciato poco dopo che avevo finito il libro, che poteva essere benissimo considerato uno stand alone; in effetti anche il titolo è cambiato in quella sede: io l’ho letto con il titolo “A Clock of Stars”, che invece adesso è il nome della serie.



-Le ricerche speciali e le collezioni: Un libro che non avresti letto se non fosse stato per un prompt.

GI: Outcast, di Adrienne Kress. Fortunatamente è stata una buona lettura.


MA: Kitchen, di Banana Yoshimoto. Mi serviva un libro che iniziasse con la lettera K e quindi ho letto questo, ma non mi è piaciuto molto.


MI: Non so se mi sarei mai decisa a leggere How High We Go in the Dark, di Sequoia Nagamatsu, se non fosse stato per i G.U.F.O. di quest’anno: mi intrigava e mi terrorizzava allo stesso tempo. Mi sarei persa un libro che ho amato molto, quindi ben vengano i prompt!



-Gli adesivi: un libro carino, ma inutile.

GI: Mooncakes, di Suzanne Walker. Mi sono recentemente resa conto di non ricordare quasi nulla del libro.


MA: Opera, di Kyo Maclear e Byron Eggenschwiler (Illustratore). Il disegno è molto carino e mi piace come l’illustratore rappresenta i diversi generi musicali, ma non c’è molta trama a supporto.


MI: Juniper Berry, di M.P. Kozlowsky. Al momento vince il premio di libro meno memorabile del 2022.


-L’ora dei pokemon: Un libro di cui hai sentito parlare molto, ma per poco tempo.

GI: Fatico a trovare una risposta, perché ormai non seguo più molto le uscite e gli unici con cui parlo di libri sono gli altri librovori che conosco. Mi ricordo, però, che

Invisibili, di Caroline Criado Pérez, tempo fa era in tutte le librerie, poi è scomparso.


MA: Red, White and Royal Blue, di Casey McQuiston. Io ho letto il libro quando è uscito e tutti lo leggevano e ne parlavano, ma dopo qualche mese il momento era passato e non ne ho sentito più parlare.


MI: Fortunatamente, Children of Blood and Bone, di Tomi Adeyemi. Era sulla bocca di tutti ed era il nuovo capolavoro della letteratura, quando è uscito. Sapevate che la serie è andata avanti? Chiunque l’avesse proclamato a gran voce il suo libro preferito, almeno su Youtube, non ha mai sentito il bisogno di leggere il secondo. Quasi come se l’esaltazione fosse immotivata… Non un gran libro, meglio che abbia perso la fama che aveva.


-I pokémon cromatici: Un libro che sembra come gli altri, ma che ha qualcosa di speciale.

GI: Questo non è un romanzo fantasy, di Roberto Gerilli, può sembrare un romanzo fantasy qualunque, ma per chi ama il Lucca Comics and Games è molto di più.


MA: La città dei libri sognanti, di Walter Moers. In questo caso gli speciali siamo noi librovori, protagonisti di questo libro.


MI: A Marvellous Light, di Freya Marske. Poteva essere come altri mille, e invece mi ha colpito particolarmente.


-Camminare di più, che fa bene: Un libro che ti fa stare bene.

GI: Il gatto sfigato, di Massimiliano Frezzato, ovvero il libro che potrei usare come confort book per il readathon in corso, perché le avventure del gatto protagonista del libro mi fanno stare sempre meglio. Lo stile semplice e pulito di questo libro rende tutto ancora più godibile.


MA: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. C’è qualcosa di speciale nella storia e nei personaggi, che mette il sorriso sulle labbra anche nei momenti più tristi.


MI: Sono costretta a copiare la risposta della Librovora Marty: The House in the Cerulean Sea, di T.J. Klune. Ce ne sono anche tanti altri di libri che mi fanno questo effetto. Ma questo è speciale.



Nessun commento:

Posta un commento