D&D Challenge: Febbraio
C’è voluta praticamente tutta la notte, infinita e fredda, per trovarla, ma dopo ore, finalmente si staglia davanti a voi, sostenuta forse solo da un alito di aria gelida: la porta.
La prima stanza vi ha messo a dura prova, ma ormai è alle spalle. O meglio, lo sarà una volta varcata la soglia.
La porta gira sui cardini invisibili e si spalanca. Dall’altra parte un buio più fitto di quello a cui vi siete piano piano abituati nelle ultime ore, impossibile da penetrare anche per quelli di voi che non si affidano a sensi umani. Non fate a tempo a considerare, anche solo per scherzo, che forse la foresta è più ospitale del mistero che vi attende, che un’altra sensazione vi arriva dalla stanza sulla cui soglia indugiate, una piacevole che vi sembrava di avere dimenticato: calore.
Le vostre dita sono gelate, e il fango della foresta infradicia i vostri abiti fino a intirizzirvi le ossa. Dopo una notte passata nel bosco inospitale forse il buio potrebbe spaventarvi, ma l’idea di scaldarvi, di poter riposare senza i morsi del freddo, finisce per essere inevitabilmente attraente come una sirena. Quindi, alla fine, entrate tutti. E la porta di nuovo si chiude con uno scatto alle vostre spalle.