30 luglio 2018

Recensione di La fattoria degli animali, di George Orwell

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Recensione di La fattoria degli animali, di George Orwell
Titolo: La fattoria degli animali
Autore: George Orwell
Editore: Oscar Mondadori
Lingua: Italiano
Genere: Distopico, Fantasy


Sinossi:
Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con l'astuzia, la cupidigia e l'egoismo che li contraddistinguono si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. L'acuta satira orwelliana verso il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.




Letto da: Marty
Recensito da: Marty
Commento:


Q&A

1) Cosa ti ha convinto a leggere questo classico?
Sapevo che l’autore è una specie di precursore del genere distopico e, visto che questo genere è uno di quelli che preferisco leggere, ho voluto provare leggere uno dei suoi libri. E volevo una lettura breve.


2) E’ meritata la sua fama?
Abbastanza. Il libro dimostra come sia difficile creare e mantenere una democrazia, perché c’è sempre qualcuno che vuole dare ordini e qualcuno che senza di essi non sa come muoversi nel mondo. Poi naturalmente c’è sempre quello che vuole fare il dittatore della situazione e imporre agli altri le proprie scelte ed opinioni. Come tematiche penso che il libro sia molto attuale al giorno d’oggi, così come lo era alla fine degli anni ‘40, quando venne pubblicato per la prima volta.


3) Nonostante sia un libro famoso, ci sono cose che ti hanno sorpreso?
Praticamente, oltre al genere, non sapevo niente di questo libro, quindi mi ha sorpreso un po’ tutto, dal fatto che sembrava di leggere un libro di storia al fatto che ogni animale è caratterizzato benissimo sia come animale che come allegoria di un essere umano.


4) Avevi già incontrato la storia in un altro formato? Qualche differenza ti ha colpito?
Era la prima volta che scoprivo questa storia, non l’avevo mai vista raccontata in un altro formato.


5) Leggeresti ancora un libro dello stesso autore?
Il libro mi è piaciuto molto, quindi sì. Sono curiosa di leggere anche l’altra sua opera distopica, 1984, di cui ho sentito parlare benissimo.


6) A chi lo consigli?
Lo consiglio a chi vuole un distopico diverso dal solito, e a chi vuole una lettura con temi sempre attuali.


7) Per quale casa di Hogwarts è adatto?
Serpeverde. Soprattutto per via dei maiali che ambiscono ad avere il loro piccolo paradiso, facendo fare tutto il lavoro agli altri animali.

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