3 marzo 2022

Recensione di Where the Drowned Girls Go, di Seanan McGuire

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Recensione di Where the Drowned Girls Go, di Seanan McGuire.

Titolo: Where the Drowned Girls Go

Serie: Seanan McGuire

Autore: Wayward Children #7

Editore: Tordotcom

Lingua: Inglese

Genere: Fantasy, Young Adult

Trigger: bullismo, manipolazione mentale, fatphobia, pensieri suicidi.

Note: Se al settimo libro di una serie dobbiamo spiegare che questa recensione potrebbe contenere spoiler dal resto della serie, vuol dire che abbiamo fallito la nostra missione di Librovore… 


Sinossi: There is another school for children who fall through doors and fall back out again.

It isn't as friendly as Eleanor West's Home for Wayward Children.

And it isn't as safe.


When Eleanor West decided to open her school, her sanctuary, her Home for Wayward Children, she knew from the beginning that there would be children she couldn't save; when Cora decides she needs a different direction, a different fate, a different prophecy, Miss West reluctantly agrees to transfer her to the other school, where things are run very differently by Whitethorn, the Headmaster.


She will soon discover that not all doors are welcoming... 


Link Goodreads


Letto da: Tutte le librovore

Recensito da: Tutte le librovore

Commento:


Q&A

1) Cosa vi ha convinto a leggere questo libro? 

Ormai è diventata una tradizione librovora imprescindibile, quasi una festa nazionale. E’ Gennaio? Non finché non esce il nuovo libro della serie Wayward Children. 


2) Valeva la pena leggerlo? 

Sssssì, dai. Non siamo tutte super soddisfatte del libro (due su tre, diciamo), ma l’ambientazione valeva la pena sicuramente. Anzi, forse sarebbe stata una delle migliori. Peccato la protagonista… che per qualcuna di noi ha rovinato parecchio il gradimento.


3) Qual è il punto di forza di questo libro? 

A differenza della maggior parte della serie, in questo caso non nominiamo i personaggi come la parte migliore del libro, ma l’ambientazione. Quella è davvero bella ed è piaciuta molto a tutte e tre.


4) E invece, il punto debole di questo libro?

I personaggi. In primis la protagonista, perché Cora non è la nostra preferita, ma sembra essere molto la preferita dell’autrice, e questo si sente. Probabilmente è anche per questo motivo che tanti personaggi appena accennati in questo libro non hanno la cura che spesso, in altre storie, Seanan McGuire riserva anche ai personaggi meno protagonisti. In effetti, incontriamo in queste pagine più comparse poco memorabili che nuovi protagonisti di cui innamorarci.


5) Qual è il vostro personaggio preferito? 

Sumi. Quando arriva Sumi è letteralmente un arcobaleno in un mondo grigio.


6) Leggereste ancora un libro dello stesso autore?

Al più tardi a Gennaio. Sperando in un protagonista diverso… 


7) A chi lo consigliate?

Al netto del fatto che è il settimo libro di una serie e, a differenza di altri, non è leggibile da solo, lo consigliamo a chi ama il genere Dark Accademia. Come tutti i libri di questa serie, anche questo si rifà ad un diverso genere.


8) Per quale casa di Hogwarts è adatto?

Considerando soprattutto il sistema in cui la scuola costringe a vivere i suoi studenti, ci sentiamo di dire che questa ambientazione sia assolutamente Serpeverde.

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