Top ten dei libri da sei librovori,
a cura della librovora miki_tr.
Qualche giorno fa, mentre preparavo il nostro post in cui esaminiamo libri letti negli anni passati per valutare se è il caso di cambiare il voto assegnato a caldo, mi è venuto spontaneo alzare uno dei voti da cinque a sei librovori. So che non è consentito, e che cinque è la valutazione massima che diamo ad un libro, ma allo stesso tempo ho lasciato la nota così come mi era venuta d’istinto, perché a volte un libro prende giustamente il massimo dei voti; ma a volte, solo raramente, supera anche quel tetto. Alza l’asticella, forse, oppure semplicemente incide al di là di quello che può fare un altro libro perfetto. Tocca delle corde più profonde. Insomma, diventa uno di quei libri speciali che restano intoccabili nell’Olimpo, per sempre.
Da quella decisione impulsiva, e dal ragionamento che ne è seguito, mi è venuta l’idea di questa Top Ten, che è molto adatta anche al momento che sto vivendo: dopo uno stop necessario di lettura totale (dovuto proprio al fatto che il giorno ha un numero limitato di ore, e per circa un mese non mi bastavano quelle che c’erano per lavorare e dormire), adesso che le cose stanno tornando alla normalità, non ho voglia di leggere. O meglio, non ho voglia di leggere un libro che so già che non rientrerà in questa categoria di quelli che sfondano il tetto dei voti. Mi devo però ricordare che tanti di questi libri li ho trovati per caso, quando pensavo di avere in mano una storia che speravo mi piacesse, e nulla di più. Sperando che mi torni la voglia di cercarne ancora.